Insetti in auto: basta un secondo e ti ritrovi senza patente | Non farlo mai, per una vespa non guidi più

Vespa in auto (photoAC foto) - www.vehiclecue.it
Incursioni indesiderate in auto: meglio lasciare l’insetto dov’è. Il rischio è di andare incontro a conseguenze peggiori
Per quanto i più impressionabili non vorrebbero mai trovarsi in una simile situazione, l’ingresso di insetti dall’esterno dell’abitacolo fino al suo interno è un’eventualità molto comune, soprattutto nel corso del periodo estivo, quando le temperature elevate favoriscono la proliferazione degli animali.
Generalmente la penetrazione avviene attraverso le fessure o le prese d’aria, soprattutto quando il veicolo resta in sosta per un periodo di tempo prolungato, ma in altri casi bastano i finestrini aperti per una manciata di minuti per favorire l’ingresso.
Se la macchina a causa di un qualche malfunzionamento del sistema illuminante, o più semplicemente a causa di una dimenticanza del proprietario, resta con le luci accese, ad esserne attratte potrebbero essere falene o zanzare, mentre la presenza di residui di cibo, anche minimi, potrebbero invitare formiche e mosche ad introdursi.
Pertanto, quando si vuole cercare di evitare l‘ingresso degli animali, bisogna stare attenti a determinare accortezze: tenere i finestrini chiusi, usare tendine parasole o azionare l’aria condizionata con frequenza, anche quando il veicolo non deve essere utilizzato, poiché il freddo risulterà essere un prolifico repellente.
Ne vale davvero la pena?
Nella maggior parte dei casi gli insetti sono del tutto innocui, fuori come dentro all’abitacolo, ma in altri casi le circostanze possono condurre a veri e propri attacchi, ad esempio, da parte di calabroni o vespe fino all’interno dell’automobile. Immaginate, ad esempio, una situazione in cui un conduttore si trova all’interno della propria vettura, magari in sosta o direttamente sulla carreggiata, ma imbottigliato nel traffico.
Lo stesso potrebbe aprire il finestrino per favorire il ricircolo dell’aria, portando un insetto potenzialmente pericoloso, come quelli dotati di pungiglione, ad introdursi nell’abitacolo dall’esterno. Provare a scacciarle, quando ci si trova a condurre su strada, può rappresentare un elemento di distrazione capace di condurci da un momento all’altro a sbandare, tamponare il veicolo che ci si trova davanti o ad uscire dalla strada: questo perché è sufficiente una distrazione anche soltanto di alcuni secondi per condurre a conseguenze infauste.

Conseguenze disagianti dietro l’angolo
Certo è che ognuno di noi in presenza di un simile insetto come primissima azione d’impeto procederebbe a scacciare l’animale, ma paradossalmente a creare molti più problemi all’automobilista e ai suoi passeggeri potrebbe rivelarsi più la strada che una semplice vespa. Per questo, le forze dell’ordine mantengono un’attenzione particolare circa i comportamenti mantenuti da chi si trova alla guida, procedendo all’effettuazione di controlli e all’applicazione di sanzioni senza sconti, indipendentemente dalle motivazioni che hanno spinto l’automobilista ad assumere un dato comportamento.
Manovre azzardate o imprudenti, infatti, conducono sempre a sanzioni particolarmente salate che raggiungono addirittura i 2.000 euro, alla quale potrebbero aggiungersi anche pene accessorie, quali quelle rappresentate dalla decurtazione di punti dalla patente, a maggior ragione nel caso in cui le rischiose mosse conducano direttamente ad un incidente. Lo scrive MotorZoom.it.