Ultima ora: un nuovo motore realizza l’impossibile e rompe i limiti della termodinamica | È il più efficiente mai costruito

Una curiosa alternativa

Una curiosa alternativa (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Realizzare questo ambizioso progetto porterebbe a violare addirittura i principi della termodinamica. Una proposta a dir poco folle

Il motore per un’automobile è tranquillamente paragonabile al cuore per gli esseri viventi, vale a dire un elemento indispensabile per far sì che la macchina possa operare nel migliore dei modi, ma innanzitutto per permetterne il funzionamento.

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Il processo meccanico che permette la trasformazione dell’energia in movimento concreto, quando si parla di motori a combustione interna (ossia alimentati con diesel o benzina), ha inizio con il tassello dell’aspirazione.

Durante questa fase la miscela che unisce il carburante e l’acqua entra direttamente nei cilindri, prima che la stessa sia soggetta ad una compressione da parte del pistone, producendo un aumento della pressione.

Successivamente la combustione innesca un’esplosione che genera la spinta necessaria a deviare il pistone verso il basso, fino a quando i gas ormai combusti vengono espulsi dall’interno grazie ai tubi di scarico.

In molti l’hanno descritta come “una pazzia”

Un recente studio comparso su Physical Review Letters ha permesso di far pervenire all’attenzione di appassionati e addetti ai lavori un nuovo prototipo di modello, arricchito con tutti i dettagli del caso, che gli esperti promettono di rendere capace di raggiungere un‘efficienza complessiva pari, addirittura, al 100%. Il “motore di Carnot” altro non è che un esempio tecnico sul quale si applica direttamente il controllo di feedback, capace di sfruttare in modo strategico le fluttuazioni termiche, sfidando alcune delle conoscenze apparentemente inossidabili della termodinamica.

A capo della ricerca, direttamente dall’Abdus Salam International Center for Theoretical Physics c’è il Dottor Édgar Roldán, che si è fatto promotore di un metodo che promette di rivelarsi capace di superare e infrangere proprio il limite di efficienza di Carnot, che limita i motori termici standard ad un picco di efficienza massimo: Carnot: η = 1 – (T c /T h ).

Motore termodinamico
Funzionamento del motore termodinamico (Freepik foto) – www.vehiclecue.it

Il segreto è tutto nella combinazione

Il nome deriva proprio dal fisico francese Sadi Carnot, che nel 1824 espose il suo personalissimo contributo, “dettando legge” per i due secoli successivi, fino a questo preciso momento, quando addirittura il secondo principio della termodinamica rischierebbe di venire violato.

L’innovazione proposta da Roldán si concentra essenzialmente sulla fase di compressione isotermica del motore, che porterebbe la rigidità della trappola ad aumentare progressivamente, conducendo il motore a funzionare attraverso l’impiego di una particella colloidale. Come spiega l’esperto stesso, l’idea alla base del procedimento sta tutta nella combinazione ipotetica del meccanismo tradizionalmente vigente quando si tratta dell’estrazione energetica in un motore termico, insieme a quello di una macchina informatica, tirando in ballo proprio i feedback. A riportarlo è phys.org.