Patente ritirata e 18.000€ di multa, partono i controlli a tappeto su questi automobilisti | Permessi di guida sequestrati a pacchi

Auto, cosa sapere sull'operazione cestini (Canva) - VehicleCUE
Occhio perché adesso si rischiano fino a 18 mila euro di multa se non si rispettano alcune norme sui “cestini”: cosa sapere
Gli organi di controllo sulle strade italiane stanno facendo un ottimo lavoro. Sembra che le tante modifiche al Codice della Strada effettuate nei mesi scorsi abbiano sortito degli effetti positivi.
Gli automobilisti si sono adeguati alle norme del Codice della Strada e sembra che abbiano accettato le modifiche fatte. Inoltre, la presenza di organi di controllo in città e su strade extraurbane ha incentivato gli automobilisti a prestare più attenzione quando sono alla guida.
Tuttavia, ci sono ancora alcune situazioni da valutare. Una di queste è il caso autovelox, con il rischio caos su tutto il territorio a causa del censimento non fatto e dei dispositivi non omologati. E poi c’è un’altra questione molto importante che deve essere risolta.
Riguarda l’ambiente e sembra essere stata presa sul serio grazie a una speciale “operazione cestini” che gli organi di controllo stanno portando avanti. Di cosa si tratta e cosa si rischia se non si rispetta la legge? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.
Operazione cestini, cosa evitare?
La questione ambientale ritorna di tanto in tanto come argomento discusso dal Governo italiano e non solo. Sembra che i rifiuti in strada e in alcune aree del territorio siano ancora molti e diversi automobilisti purtroppo non hanno ancora compreso la gravità della situazione.
Ecco perché, come riportato dal sito studiolegaleambiente.it, il decreto-legge n. 116 del 9 agosto 2025 introduce modifiche sostanziali all’articolo 255 del Testo Unico Ambientale (Dlgs. 152/2006), ridefinendo il regime sanzionatorio per chi abbandona o deposita rifiuti non pericolosi. L’ammenda prevista passa ora da un minimo di 1.500 a un massimo di 18.000 euro, quasi raddoppiando i limiti precedenti. Un’ulteriore novità riguarda l’introduzione della sospensione della patente di guida da uno a quattro mesi, qualora l’abbandono dei rifiuti avvenga mediante l’utilizzo di veicoli a motore.

Perché è bene non rischiare?
Insomma, chi viene beccato a infrangere la legge deve pagare una sanzione notevole, un guaio per qualsiasi portafogli, e potrebbe vedere addirittura la propria patente sospesa. Inoltre, sembra che la cosiddetta “operazione cestini” sia partita con controlli a tappeto su diverse parti del territorio italiano.
L’obiettivo di questi controlli a tappeto è chiaro ed è duplice: ridurre drasticamente i casi di abbandono e promuovere un senso di responsabilità collettiva verso l’ambiente, evitando che le sanzioni diventino un deterrente isolato e favorendo invece un cambiamento culturale di lungo periodo.