“Farle costa meno di un divieto di sosta”: migliaia le targhe clonate | All’80% stai pagando le multe di un altro

Targhe e multe

Targhe e multe (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Una piaga inarrestabile anche per gli addetti ai lavori. Le targhe vengono clonate e i disonesti la fanno franca in modo sempre più agevole

Un fenomeno totalmente illegale, che però si materializza sulle nostre strade con una frequenza sempre più evidente. Stiamo parlando della clonazione delle targhe, che i malfattori scelgono al fine di risultare esenti dal pagamento di multe, pedaggi, ma non soltanto.

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Si tratta di un procedimento che permette ai veicoli di installare e circolare senza problema alcuno con una targa che, in realtà, corrisponde a quella di un altro mezzo già registrato presso il PRA.

Quanto potrebbe accadere è che un soggetto che monta sul proprio veicolo una targa contraffatta, clonata, compia una violazione e, a seguito di accertamenti, la pena corrispondente venga applicata a colui che, da registrazione, effettivamente possiede un veicolo con la medesima targa, il tutto a norma di legge.

E’ possibile rendersi conto di essere soggetti ad un simile scambio quando si cominciano a ricevere notifiche e sanzioni pur non avendo commesso infrazioni, ancor di più se i verbali fanno riferimento a città in cui mai si è transitato con i propri mezzi.

Il fenomeno pare inarrestabile

Per tutelarsi, è utile controllare periodicamente eventuali verbali, conservare documenti e valutare l’installazione di sistemi di tracciamento. La Polizia Stradale ha strumenti per verificare discrepanze tra i veicoli, ma la collaborazione del cittadino resta fondamentale. Stando a quanto riportato dal Guardian, sulle strade del Regno Unito sarebbe stata condotta un’indagine determinante per condurre a scoprire come oltre 130 fornitori ufficiali di targhe per autoveicoli sia totalmente disposto a rendersi protagonista della vendita anche di versioni clonate.

In particolare, ad estendere l’allarme è il dottor Fraser Sampson, ex commissario governativo per le telecamere di sorveglianza in tutta la Gran Bretagna, che assieme al suo team non ha problemi ad affermare come praticamente qualsiasi distributore sia disposto ad accedere al programma di targhe registrato presso la DVLA, a fronte unicamente del pagamento di quaranta sterline. Tra i vari membri ben 135 soggetti sono stati individuati come potenziali colpevoli, nonché come già interessati da crimini.

Clonazione di targhe
Clonazione di targhe (Freepik foto) – www.vehiclecue.it

Cresce ancora la preoccupazione

Ma come funziona la clonazione delle targhe? Sebbene la si possa percepire come un processo complesso, che per essere completato necessità di passare per un quadro normativo adeguato ed omogeneo, l’elevato numero di segnalazioni porta a comprendere come ciò non corrisponda alla realtà. In altre parole, Sampson e il suo team restano fermamente convinti che le disposizioni attualmente vigenti sulla materia da parte dell’ordinamento britannico siano totalmente insufficienti, aumentando indirettamente il fattore di rischio.

L’esperto ha dichiarato di aver allertato il Governo già nell’occasione in cui si concretizzarono le sue dimissioni, motivate proprio dall’impossibilità di contrastare la piaga. Sebbene tutti i fornitori di targhe siano obbligati per Legge a farsi consegnare un documento d’identità valido da parte dei clienti interessati, rendendo possibile segnalarlo agli enti locali preposti all’attività di vigilanza nel caso in cui ciò non accada. Un portavoce della DVLA, infatti, si è schierato in una posizione di totale trasparenza e correttezza, in primis nei confronti dei consumatori, evidenziando come l’agenzia si impegni nel modo più profondo a garantire l’esposizione corretta delle targhe, che dovranno risultare pienamente a norma di Legge. Lo scrive il Guardian.