TESLA gratis: con questo trucco veicolo nuovo chiavi in mano senza pagarlo 1€ | Lo danno a tutti, basta fare così

Tesla Model Y (Tesla foto) - www.vehiclecue.it
Ritirare un’auto di lusso senza pagarla sembra impossibile, eppure qualcuno ci è riuscito con un metodo sorprendente.
Comprare un’auto nuova oggi è diventato quasi come ordinare una pizza: vai online, scegli il modello, clicchi su “compra” e aspetti la consegna. Le piattaforme digitali hanno reso tutto più veloce e, diciamocelo, anche un po’ impersonale. Però, quando si automatizza tutto, può succedere che si trovi una scorciatoia.
E no, non parliamo di sconti o promozioni, ma di vere e proprie falle nel sistema che, se intercettate, possono diventare… molto redditizie. Il marchio Tesla, ormai lo sappiamo, è sinonimo di tecnologia e avanguardia. Avere una Tesla parcheggiata sotto casa è un po’ il simbolo di status moderno, specie se si parla dei modelli più lussuosi.
Però, per molti, resta ancora un sogno fuori portata. E allora c’è chi, invece di mettere da parte i soldi o aspettare gli incentivi, ha deciso di “aggirare” le regole, sfruttando qualche distrazione di troppo da parte dell’azienda. Non è la prima volta che sentiamo di furbetti digitali, ma ogni tanto emergono storie che fanno davvero alzare le sopracciglia. Come si fa a portarsi a casa un’auto di lusso senza pagare nulla?
La risposta, anche se sembra uscita da una serie TV, in certi casi è sorprendentemente semplice. Basta conoscere il sistema meglio di chi lo ha creato. Quando la tecnologia corre veloce, i controlli spesso arrancano. E gli errori, anche minimi, diventano occasioni d’oro per chi sa approfittarne. Certo, ci vuole una bella dose di faccia tosta, ma a volte funziona. Almeno finché qualcuno non se ne accorge.
Un trucco semplice quanto assurdo
Come riportato da Carscoops, tutto è iniziato nel 2018. Un certo Michael Gonzalez, che vive nel Vermont, ha ordinato online una Tesla Model 3 da 58.000 dollari. Ha lasciato un acconto (2.500 dollari, nulla di strano) e dopo poco tempo ha ricevuto la notifica che l’auto era pronta. Fin qui tutto ok. Ha inserito i dati del conto bancario… ma il conto era vuoto. Cioè, proprio senza fondi. Eppure Tesla gli ha consegnato lo stesso l’auto. Con tanto di certificato di proprietà.
A quel punto, Gonzalez ha capito di aver trovato il punto debole. E ha cominciato a ripetere l’operazione: altre quattro volte, sempre con dei Model X, che costano ancora di più. A volte metteva come intestatari la fidanzata o un’ex. Poi, una volta ricevuti i veicoli, li rivendeva. Su Craigslist, su eBay, dove capitava. In tutto ha fatto circa 231.900 dollari con la rivendita. Tutto questo, senza aver mai finito di pagarne uno. Ma ad un certo punto tutto è andato a rotoli.

Quando le cose sono sfuggite di mano
In un’occasione, Tesla si è insospettita e non ha consegnato il certificato per un Model X. E cosa ha fatto Gonzalez? Lo ha portato su un lago ghiacciato e… gli ha dato fuoco. Sì, hai letto bene. Poi ha cercato di incassare i soldi dall’assicurazione, ma non si è presentato all’appuntamento con l’agente. Un vero genio del crimine, si fa per dire.
In un altro caso, Tesla ha provato a riprendersi un’auto inviando un addetto al recupero crediti. Ma lui è fuggito e ha nascosto il veicolo in un deposito. Alla fine, nel 2023, Gonzalez ha ammesso tutto: cinque capi d’imputazione per possesso e vendita di veicoli rubati. Il giudice lo ha condannato a quattro anni di carcere e dovrà anche risarcire Tesla con quasi mezzo milione di dollari. Fine dei giochi.