Il robot Aris fa risparmiare energia a Mercedes-Benz: così l’automazione trasforma l’impianto di Düsseldorf

Illustrazione del logo della Mercedes (Canva FOTO) - vehiclecue.it
Grazie a questo robot, Mercedes-Benz risparmierà tantissima energia. E proprio grazie grazie ad un impianto che si trova a Düsseldorf.
Nel cuore della Renania, lo stabilimento Mercedes-Benz di Düsseldorf sta diventando un laboratorio vivente di trasformazione digitale. Non si parla più solo di catene di montaggio e linee di produzione, ma di robot autonomi che camminano su quattro zampe e droni che sorvolano i piazzali. Una scena che sembra uscita da un film di fantascienza, e invece è già realtà.
Il protagonista principale di questa storia ha un nome che non passa inosservato: “Aris”. Si tratta di un “robot-cane”, progettato per individuare problemi invisibili a occhio nudo, come perdite di aria compressa che rischierebbero di far lievitare i consumi energetici. Grazie a lui, l’impianto riesce a risparmiare cifre notevoli e, cosa non meno importante, a prevenire guasti che in passato avrebbero fermato la produzione.
Accanto ad Aris c’è un altro alleato tecnologico: un drone intelligente, programmato per occuparsi di quei compiti ripetitivi che sottraggono tempo e concentrazione agli operai. Un esempio? Il conteggio dei container vuoti sparsi nell’area esterna della fabbrica. Un lavoro noioso, che però va fatto con precisione e regolarità.
Il bello di questa nuova organizzazione, come riportato dal sito Mercedes-Benz Media, è che entrambi i sistemi possono comunicare con piattaforme cloud, aprendo la porta a un futuro in cui macchine diverse collaboreranno tra loro, anche a distanza, magari tra stabilimenti situati in Paesi differenti.
Basta spreco d’energia!
Il robot-cane Aris non si limita a passeggiare nei corridoi. Grazie a sensori sofisticati, tra cui un modulo di imaging acustico, è in grado di “vedere” i suoni e localizzare anomalie nei rumori delle macchine. Quelle piccole crepe sonore possono segnalare perdite d’aria compressa o guasti imminenti. Intervenendo subito, lo stabilimento riesce a ridurre fino al 60% delle dispersioni energetiche, con risparmi stimati nell’ordine delle sei cifre ogni anno. In più, le riparazioni mirate durante le pause di produzione evitano fermi macchina improvvisi.
Aris, che può salire le scale e muoversi in autonomia tra gli impianti, svolge anche compiti più “banali” ma fondamentali, come la lettura automatica delle vecchie strumentazioni analogiche. In pratica, il cane digitale prende appunti al posto degli operai, permettendo di raccogliere dati continui e più precisi. Non è escluso che in futuro venga impiegato anche per altre missioni.

Il lavoro del drone
La seconda innovazione riguarda i cieli interni dello stabilimento. Qui entra in gioco un drone autonomo, equipaggiato con software di intelligenza artificiale capace di riconoscere e classificare i container in base a forma, dimensioni e persino alla topologia. Insomma, sarebbe un lavoro troppo difficile per un essere umano!
Il suo compito principale è semplice ma cruciale: il conteggio dei contenitori vuoti, un’attività che prima richiedeva tempo e pazienza agli addetti. Ora viene svolta in modo più rapido e accurato, liberando energie umane per attività di maggiore responsabilità. L’introduzione di questa tecnologia non è un semplice vezzo futuristico, ma un tassello di un piano più ampio di efficienza e digitalizzazione.