Spia gialla, se si accende fai prima a rottamare, valutazione sottozero: il guasto da 2.000€ viene fuori solo in revisione

Cruscotto dell'auto e spia (Pixabay foto) - www.vehiclecue.it

Cruscotto dell'auto e spia (Pixabay foto) - www.vehiclecue.it

Quando la spia gialla si accende sul cruscotto, dietro quel segnale può nascondersi un guasto davvero costoso.

C’è una cosa che mette tutti in agitazione quando si guida: vedere una spia che si illumina all’improvviso sul cruscotto. Non capita mai per caso, e di solito non è un buon segno. In particolare la famosa “spia gialla” sa davvero togliere il sonno.

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Può sembrare un piccolo avviso, ma in realtà dietro quel simbolo si può nascondere un guaio molto più grande del previsto, con conseguenze non solo sulla sicurezza del mezzo ma pure sul portafogli. Il problema, per chi usa l’auto tutti i giorni, è che spesso un difetto rimane invisibile finché non viene fuori nel momento meno adatto.

E lì partono i guai. Un guasto silenzioso può trasformarsi in una fattura salata, e non di poco. Capita che la gente si illuda che “tanto non è nulla”, salvo poi scoprire che la cifra richiesta per sistemare il danno è spropositata rispetto al valore dell’auto.

Insomma, un incubo che chiunque vorrebbe evitare. Negli ultimi tempi, poi, le regole sui controlli delle auto sono diventate molto più dure. Quella che un tempo sembrava una formalità, la revisione periodica, oggi è diventata una prova vera e propria.

Nuovi controlli

Non si tratta più solo di guardare se tutto funziona, ma di utilizzare strumenti che leggono direttamente cosa dice la centralina. Questo significa che anche difetti nascosti e invisibili possono essere messi nero su bianco durante le verifiche ufficiali.

E qui le cose cambiano parecchio. Perché non basta più “spegnere la spia” e fingere che sia tutto a posto. I nuovi sistemi registrano tutto e tirano fuori gli errori nel momento della revisione. Ignorare un segnale luminoso ormai non è più possibile. È come avere un ispettore invisibile che controlla ogni mossa del motore e che, al momento giusto, mostra tutto quello che non va.

Revisione auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Revisione auto (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Le brutte sorprese

Dal 2024 infatti la revisione si è fatta molto più stringente: non è più solo una questione di controllo visivo. Adesso si collega la macchina alla porta OBD, quella che dialoga direttamente con la centralina. Se c’è una spia motore MIL accesa, il sistema la segnala subito e il verdetto è chiaro: l’auto non passa la revisione. Come spiegato da PartsWeb, i centri autorizzati devono avere software e strumenti aggiornati, altrimenti non possono nemmeno procedere con le verifiche. E non finisce lì: l’OBD registra anche i chilometri effettivi e, sulle auto più recenti, pure i consumi.

Un controllo a 360 gradi, insomma, che non lascia margini di manovra a chi sperava in qualche “occhio chiuso” come in passato. Il punto è che spesso dietro quella luce gialla si nasconde un problema serio: il catalizzatore da sostituire. Questo componente, fondamentale per ridurre le emissioni allo scarico, quando si guasta manda subito in tilt il sistema e accende l’avviso sul cruscotto. E da lì non c’è scampo: il conto? Non è roba da poco. La sostituzione può costare davvero cara. Con i nuovi controlli non ci sono più scorciatoie: se la spia resta accesa, il responso è già scritto.