Posto di blocco: “Patente e FAP”, da ora lo controllano prima del libretto | 1.682 euro di multa se non lo hai a bordo

Discussione al posto di blocco (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Ora le forze dell’ordine possono verificare il FAP prima ancora del libretto, e chi non rispetta le regole rischia sanzioni pesanti.
Negli ultimi tempi, quando si parla di auto, non si discute solo di velocità o di cinture allacciate. No, adesso l’attenzione si è spostata su aspetti molto più tecnici. Tutta quella roba che prima passava sotto silenzio. Le forze dell’ordine, oggi, guardano anche sotto il cofano con uno sguardo più attento.
Tanti, diciamolo, non hanno proprio idea di cosa significhi avere un’auto “a norma”. Sentiamo parlare di Euro 6, FAP, opacimetro… ma spesso senza capirci un granché. Il problema è che proprio quei dettagli possono diventare un bel grattacapo se ti fermano per strada. La revisione non è più solo una formalità, ma una verifica approfondita anche delle emissioni.
E occhio a chi pensa di fare il furbo. Non si rischia solo la multa, ma anche il ritiro della carta di circolazione e, nei casi peggiori, di coinvolgere l’officina che ha messo mano al lavoro. A quel punto la faccenda si complica parecchio.
Il punto è che con i nuovi controlli e le tecnologie usate nei centri revisione, non si scappa più tanto facilmente. Le prove vengono registrate in video, i risultati finiscono direttamente alla Motorizzazione e, se qualcosa non torna, possono richiamare l’auto per nuovi test. Insomma, se hai agito così preparati a qualche grana.
Quel particolare che può fregarti alla prima occhiata
Secondo l’articolo 78 del Codice della Strada — sì, quello che nessuno legge mai — chi cambia anche solo una caratteristica omologata del veicolo rischia una multa bella salata: si parte da 419 euro e si può arrivare a 1.682 euro, con tanto di carta di circolazione ritirata. E non parliamo solo di modifiche estetiche. Rimuovere o svuotare il FAP, installare emulatori, toccare la centralina: tutto vietato.
Al momento della revisione, o in un controllo su strada, viene usato un aggeggio che si chiama opacimetro (sì, pare il nome di un robot), che misura quanto “fuma” il motore. Se il valore supera il limite scritto sul libretto – nella voce V.6, per la cronaca – scatta subito la multa. E le auto più recenti, soprattutto quelle Euro 6, devono emettere pochissimo particolato, quindi senza FAP non passano mai il test.

Cosa succede davvero ai posti di blocco
Come riporta anche brc.it, oggi durante un semplice controllo può succedere che ti chiedano del filtro antiparticolato prima ancora di vedere il libretto. Già, hai capito bene. Il FAP è diventato uno dei primi elementi sotto esame, e se non c’è o risulta modificato, il rischio è di beccarsi il massimo della sanzione.
Nei centri revisione, grazie alle nuove regole MCTC-NET2, tutto viene registrato: test, valori, video. Le immagini finiscono dritte alla Motorizzazione, e se qualcosa non quadra, scatta il richiamo per nuovi controlli. E se viene fuori che l’officina ha “messo le mani dove non doveva”, potrebbero anche risalire a chi ha fatto il lavoro. Un casino, insomma.