Truffa del paraolio: 1.000€ di preventivo per due gocce, ecco come diventano ricchi i meccanici | Non cascarci

Pagare il meccanico (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Quando poche gocce d’olio si trasformano in un conto salato in officina: il trucco che spaventa gli automobilisti.
Andare dal meccanico, diciamocelo, è un po’ come andare dal dentista: non ci vai mai volentieri, e quando lo fai speri solo che la faccenda finisca in fretta e senza sorprese. Ma purtroppo, non sempre fila tutto liscio. Anzi, per molti automobilisti è diventata un’abitudine tornare a casa con un conto salato e un dubbio in testa: era davvero tutto necessario?
Il problema, alla fine, è che non tutti sanno distinguere una diagnosi onesta da una un po’… creativa. Ci si affida all’officina, si ascolta l’esperto, e si firma un preventivo spesso senza troppe domande. E lì, tra una guarnizione da cambiare e un componente da sostituire “al volo”, la fattura si gonfia come una ruota bucata riparata male. E tu resti lì, a chiederti se davvero la tua macchina era messa così male.
Perché poi c’è anche il fattore paura: nessuno vuole rischiare di restare a piedi in autostrada o di provocare un danno peggiore non facendo subito la riparazione. Così si accetta, si paga, e si cerca di dimenticare. Ma in tutto questo, c’è chi approfitta, eccome. E usa termini tecnici, linguaggio poco chiaro e un certo tono per convincerti che sì, bisogna agire subito. O meglio: pagare subito.
Negli ultimi tempi, però, sempre più persone stanno iniziando a raccontare le proprie esperienze. E da questi racconti emerge un quadro tutt’altro che rassicurante: casi simili si ripetono ovunque, anche in officine insospettabili. Alla fine, il rischio è di spendere centinaia di euro per interventi che magari non servivano nemmeno. E tutto questo spesso nasce solo da… due gocce d’olio.
Quando l’olio sporca solo il portafoglio
Come riporta agsrealestate.it, a raccontare tutto apertamente è Scotty Kilmer, quel meccanico americano che su YouTube ha milioni di fan e una lingua bella tagliente. Con cinquant’anni di esperienza alle spalle, Kilmer non le manda a dire: secondo lui, una delle truffe più comuni riguarda proprio quelle famose “perdite d’olio” che tanto spaventano chi non ci capisce nulla di motori.
Il trucco? Beh, capita spesso che il motore mostri qualche traccia oleosa, ma in realtà non ci sia nessuna perdita seria. Solo un po’ di sporco, qualche residuo. Niente che giustifichi smontaggi epici o cambi di guarnizioni da 1.000 euro. Eppure, ci sono meccanici che riescono a trasformare una piccola macchia in un disastro annunciato. Ma come funziona la furbata?

Tanto rumore per due gocce
Secondo Kilmer, il problema sta tutto nella diagnosi fasulla: alcuni tecnici fanno credere al cliente che il motore sia a rischio, anche se sotto l’auto non c’è nemmeno una goccia a terra. Nessuna chiazza, nessun sintomo reale. Eppure il preventivo parte lo stesso, con riparazioni complesse e del tutto inutili.
Quindi, cosa fare? L’esperto è chiaro: se l’auto non perde olio sul pavimento e gira bene, non farti prendere dal panico. Fermati un attimo, magari chiedi un altro parere. Perché questa truffa — sì, è una truffa — avviene ogni giorno, migliaia di volte. E a farne le spese sono sempre quelli che, semplicemente, non sanno cosa guardare sotto il cofano.