Patente NO LIMITS, da oggi scadenza illimitata: ribaltato il Codice della Strada | Gli anziani non la perderanno mai

Anziano alla guida (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Novità significative su scadenze e non soltanto. Questa categoria di cittadini attende con fermento di conoscere le future disposizioni
Come abbiamo già avuto modo di comprendere, il sistema delle patenti in Italia prevede che le stesse siano soggette ad una periodica scadenza, che varia di categoria in categoria relativa ai documenti, e che tiene conto di un ulteriore fattore determinante, da ricercare nell’età anagrafica del conducente. Per comodità prendiamo come esempio la categoria B, la più diffusa.
Se lo stesso ha meno di 50 anni avrà necessità di procedere al rinnovo una volta ogni decade, limite che scende ad ogni lustro al superamento del mezzo secolo, fino al compimento dei 70 anni. Per i soggetti over 70, infatti, la prescrizione diminuisce ad ogni 3 anni fino a quando non si compiono gli 80, mentre per chi pur avendo superato la stessa soglia ha necessità o facoltà di proseguire la guida, il rinnovo si renderà necessario ogni biennio trascorso.
Questa pratica passa attraverso una visita medica unicamente presso un medico autorizzato, volta a mettere alla prova la vista, l‘udito ma anche i riflessi e la capacità di concentrazione degli automobilisti. Per procedere al rinnovo sarà, inoltre, necessario presentare presso la scuola guida che si è scelta per procedere al rinnovo, la documentazione completa della patente posseduta, del proprio codice fiscale e di una propria fotografia.
E’ importante, poi, evidenziare come ciascun automobilista debba provvedere al pagamento di una serie di tasse obbligatorie, corrispondenti ai diritti della motorizzazione e ai bollettini postali, prima di accedere definitivamente alla nuova patente, rilasciata in qualche giorno in formato fisico, anche direttamente presso la propria abitazione.
La discussa fattispecie
L’articolo 73 del Codice Antimafia è stato indicato illegittimo da parte della Corte Costituzionale: nello specifico, all’interno della Legge si prevede che chi è sottoposto ad una misura di prevenzione personale con provvedimento definito, nonostante non abbia ricevuto disposizioni di revoca della propria patente di guida per motivi correlati alla misura, commetta un reato andandosi a mettere al volante di un veicolo, se lo stesso è già stato soggetto ad una revoca o ad una sospensione.
La censura in merito alla dedotta violazione dell‘articolo 25 della Costituzione è stata, nello specifico, ritenuta fondata dalla Corte di Cassazione, disponendo però l’incompatibilità della precedente violazione di disposizioni del CdS con il principio di offensività.

La pronuncia della Suprema Corte
La sentenza ha poi specificato che non esistono giustificazioni in grado di ascriversi ad un eventuale trattamento sanzionatorio che risulti essere più grave rispetto a quanto già stabilito dal legislatore, ossia in merito ai quali la condotta non rileva alcun reato, bensì un illecito amministrativo.
In altre parole, riducendo l’ambito applicativo della fattispecie penale, la stessa prevista dall‘articolo 116 comma 15 del Codice della Strada è soggetta ad una riespansione, sia nella circostanza di guida senza patente, sia in quella di patente sospesa o soggetta a revoca. A scriverlo è ItaliaOggi.it.