Mal d’auto, se hai uno di questi modelli è matematico vomitare: le vendono con i sacchettini di serie | Come in aereo

Malore in auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Malore in auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Auto e stomaco non vanno d’accordo: con certi modelli il malessere è praticamente garantito, ecco per quale motivo.

C’è chi in macchina dorme come un sasso e chi, invece, appena parte il viaggio inizia a sudare freddo. E no, non è ansia da traffico. Negli ultimi tempi, sempre più persone si lamentano di sensi di nausea durante i tragitti in auto. Ma non parliamo di percorsi tortuosi o strade dissestate. Il problema si presenta anche su tragitti tranquilli, dove a cambiare è solo il tipo di auto.

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La tecnologia fa passi da gigante, ok, ma ogni tanto porta con sé degli “effetti collaterali” che nessuno si aspetta. Alcuni veicoli di nuova generazione sembrano avere un impatto strano su chi viaggia. Spariscono rumori, vibrazioni, e non solo. E per molti non è affatto una buona notizia.

Il comfort moderno, così silenzioso e fluido, può diventare un boomerang. Sì, perché ciò che sembra più piacevole a livello tecnico, rischia di mandare in tilt il nostro senso dell’equilibrio. Chi sta al volante di solito se la cava meglio, ma i passeggeri – soprattutto dietro – a volte finiscono con il sentirsi come in barca. Ma senza mare.

Non è la prima volta che succede: ogni volta che arriva una nuova tecnologia, il corpo ha bisogno di un po’ di tempo per adattarsi. Ma stavolta il fastidio è talmente diffuso che anche gli scienziati hanno iniziato a interessarsene. E pare che una spiegazione ci sia.

Quando il corpo dice “fermati” ma l’auto continua

Uno studio del 2024 (sì, proprio recente) ha confermato che la frenata rigenerativa – quella cosa figa che recupera energia quando rallenti – rende ancora più difficile al corpo interpretare il movimento. E se il cervello non capisce cosa succede, scatta il malessere. Nausea, giramenti, sensazione di vuoto… insomma, un bel mix da evitare prima di pranzo.

La questione è diventata seria: ci sono già aziende che lavorano su soluzioni per “rieducare” il corpo al movimento. Si parla di luci che cambiano, piccoli segnali visivi o persino vibrazioni artificiali. Tutto pur di non trasformare ogni viaggio in una sfida contro lo stomaco.

Bambina e mal d'auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Bambina e mal d’auto (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Un disagio che nessuno aveva messo in conto

Un articolo pubblicato su El Confidencial ha messo in luce un problema che molti utenti stanno segnalando: con alcune auto elettriche viene la nausea, più che con le classiche a benzina. Sembra che l’assenza di rumori e di piccole vibrazioni, quelle che aiutano inconsciamente a capire cosa sta succedendo nel veicolo, crei uno scompenso tra cervello e corpo. Il risultato? Sensazione di malessere dopo pochi minuti di viaggio.

In pratica, i passeggeri non riescono a “prevedere” il movimento, e questo fa entrare in crisi l’equilibrio interno. William Emond, esperto in cinetosi, lo ha spiegato bene in un’intervista a The Guardian: il cervello non ha riferimenti, e così non riesce a gestire bene le forze in gioco. Un po’ come quando si sta su un aereo… ma senza volare.