Posto di blocco, la Polizia svita i tappi: se lo trovano nel serbatoio sono 7.746 euro di multa | Ti cancellano le ferie

Posto di blocco e serbatoio

Posto di blocco e serbatoio (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Da adesso passano al setaccio anche i serbatoi. Guai ad utilizzare questo tipo di carburante. Rischi di finire in manette

In base alla categoria di alimentazione delle nostre vetture, abbiamo la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di differenti carburanti, a patto che gli stessi risultino essere compatibili con le caratteristiche del nostro motore.

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Ad esempio, la tipologia indubbiamente più diffusa, almeno nel corso delle ultime stagioni, è risultata essere la benzina, ideale per motori a ciclo Otto, generalmente montati a bordo di auto leggere, ma anche scooter e motocicli.

Altrettanto popolare è il Gasolio, altresì noto come Diesel per via del suo utilizzo per alimentare i motori a ciclo diesel, ma è opportuno menzionare anche il GPL, che si inserisce in una fascia di prezzo più economica ed è in grado di produrre emissioni inferiori nell’ambiente, se comparato alle alternative sopracitate.

Negli ultimi anni la consapevolezza circa l’impatto che la combustione dei carburanti genera nei confronti dell’ambiente sta aumentando, avendo condotto i consumatori a ricercare opzioni più ecologiche, costringendo, di fatto, i produttori ad allinearsi alle richieste del mercato.

La “furbata” più rischiosa

Una delle alternative presenti sul mercato, che però, è bene sottolinearlo, non può essere impiegata per l’alimentazione dei veicoli, è il gasolio agricolo, accessibile esclusivamente agli imprenditori agricoli professionali. Si tratta di una specifica tipologia di carburante riservata soltanto all’alimentazione dei mezzi agricoli. Ma in cosa differisce rispetto al tradizionale gasolio? La sua formulazione include un colorante verde, essenziale per la sua denaturazione, e in altri casi anche additivi.

L’acquisto di questo specifico gasolio può avvenire esclusivamente a tutti gli agricoltori vantanti la qualifica IAP (Imprenditore Agricolo Professionale), che procederà ad impiegarlo come combustibile per motori agricoli, macchine agricole, sistemi di riscaldamento all’interno di serre e macchine per l’irrigazione. E’, dunque, severamente proibito utilizzare il gasolio agricolo per fornire carburante alla propria automobile, sebbene qualche furbetto tenti sporadicamente di affidarsi a questa alternativa dati i prezzi ridotti rispetto ai tradizionali metodi di alimentazione.

Gasolio agricolo
Gasolio agricolo (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Controlli serratissimi

In tal senso, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha piena facoltà di procedere con controlli a campione periodici, così da assicurarsi che i soggetti sorpresi ad acquistare tale gasolio abbiano effettivamente necessità di utilizzarlo per “nutrire” i mezzi o i sistemi sopracitati. In caso di scenario differente, ossia di carburante impiegato per l’alimentazione, ad esempio, di un’autovettura, il soggetto che si è reso protagonista della violazione sarà soggetto alle sanzioni disposte dal Testo Unico delle Accise del Decreto Legislativo n. 504 del 26/10/1995, che ne regola l’utilizzo e dispone le pene.

A disporre le conseguenze e ad applicarle nei confronti degli automobilisti inosservanti è direttamente lo Stato Italiano, in quanto il prezzo d’acquisto del gasolio agricolo è soggetto ad agevolazioni, data la presenza di un regime fiscale ridotto, che consiste nell’applicazione di un’aliquota di accisa ridotta al 22%, proprio per andare in contro alle necessità dei possessori di mezzi agricoli. Nello specifico, si parla di una sanzione pecuniaria compresa tra le due e le dieci volte l’imposta evasa, a patto che risulti essere superiore a 7.746 euro, oltre alla reclusione da sei mesi a tre anni. A scriverlo è il portale Digas.org.