Codice della strada, da ora ti mettono il fermo amministrativo senza dirtelo | Al posto di blocco caschi come una pera

Automobilista disperato (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Sei a rischio fermo? E’ meglio controllare prima di metterti al volante. Tanti automobilisti schermati al posto di blocco
Con fermo amministrativo si intende un provvedimento che impedisce ad un automobilista di utilizzare il proprio veicolo, corrispondendo ad una vera e propria punizione volta a sanzionare il mancato pagamento di un determinato debito da parte dello stesso.
Nello specifico, a far scattare un eventuale fermo amministrativo in caso di mancato pagamento possono essere le tasse, multe già ricevute e simili tributi, la cui omissione nel saldare si ripercuote direttamente nei confronti dell’automobilista.
Qualunque sia il tipo di veicolo, la circolazione sarà categoricamente vietata per un determinato lasso di tempo, che generalmente ha fine nel momento in cui i debiti accumulati svaniscono in definitiva, poiché pagati.
E come si pongono le forze dell’ordine nei confronti di un soggetto sorpreso a compiere la marcia su un veicolo, qualunque esso sia, soggetto a fermo amministrativo? Le conseguenze potrebbero rivelarsi anche peggiori rispetto a quanto non sia già fino ad ora stato comminato.
Il funzionamento dell’iter
Il procedimento viene notificato direttamente al PRA, acronimo che sta ad indicare il Pubblico Registro Automobilistico, ed è proprio a partire dal momento della sua iscrizione ufficiale che l’utilizzo dell’auto, almeno legalmente, viene severamente proibito, pena una sanzione pecuniaria compresa tra un minimo di 1.984 ed un massimo di 7.937 euro, oltre alla sanzione accessoria corrispondente alla confisca del veicolo.
Infatti, le forze dell’ordine hanno la possibilità di accedere a database in cui viene indicata anche la presenza e l’eventuale sussistenza di simili procedimenti, abilitando le stesse a controllare l’eventuale presenza del fermo. Come abbiamo già avuto modo di accennare, non esiste un periodo specifico prestabilito di valenza del fermo amministrativo: il procedimento permarrà fino a quando anche l’ultimo centesimo di debito non risulterà totalmente estinto.

Come liberarsi dal fermo amministrativo?
Indipendentemente che la somma da devolvere venga saldata in un’unica soluzione o in differenti rate, dunque, la decisione sta tutta nelle mani dell’automobilista soggetto al procedimento, che avrà l’obbligo di riallinearsi con la Legge al più presto possibile onde far sì che il provvedimento decada. Se il pagamento avviene sotto forma di rateizzazione, la sospensione del fermo diventerà effettiva già a partire dal versamento della prima rata, grazie all’azione del concessionario della riscossione, figura preposta alla rimozione del blocco.
L’unica differenza è quella che si applica ai veicoli soggetti a provvedimenti emessi prima della data del 1° Gennaio 2020, che non potranno beneficiare della rimozione appena successiva al pagamento, ma dovranno prima passare dal PRA, rivolgendo nei confronti dello stesso una richiesta formalizzata e procedere al pagamento ulteriore di un‘imposta di bollo, dal valore di 32 euro. Per controllare l’eventuale presenza o l’avvenuta rimozione del procedimento è possibile recarsi sul sito ACI o sull’applicazione ACI Space, accessibili attraverso credenziali SPID. A scriverlo è Autosas.it.