Confermato: queste auto arrivano seminuove dagli sfasciacarrozze | Sono il peggiore investimento della tua vita

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Auto sfasciacarrozze (Canva foto) - www.vehiclecue.it

Nei centri di demolizione arrivano auto in buone condizioni, ma non sempre per i motivi che immagini. Scopri i dettagli.

Nei piazzali dei moderni sfasciacarrozze, tra rottami arrugginiti e carrozzerie accartocciate, non è raro scorgere vetture dall’aspetto sorprendentemente curato. In certi casi, vernice lucida, interni puliti e chilometraggi non esagerati tradiscono un passato tutt’altro che lontano dalla strada. Eppure, sono lì, pronte per essere smontate pezzo dopo pezzo.

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Negli ultimi anni, il settore del riciclo automobilistico ha vissuto una trasformazione radicale. Non si tratta più di semplici cumuli di metallo: oggi oltre l’85% dei componenti di un’auto trova una seconda vita. Ciò non toglie che l’immagine di un’auto “quasi nuova” in mezzo ai rottami susciti domande e sospetti, alimentando leggende sul perché sia arrivata fin lì.

Un ruolo chiave lo gioca la crescente pressione normativa su emissioni e transizione verso l’elettrico. Molti modelli, ancora efficienti, vengono rottamati per non affrontare costi di manutenzione o adeguamenti sempre più onerosi. In Spagna, secondo El Motor, si parla di oltre un milione di veicoli smaltiti ogni anno, di cui circa 800.000 sono automobili.

L’apparente paradosso di auto in buono stato nei demolitori è spesso legato alla statistica: più un modello ha avuto successo commerciale, più è probabile vederlo finire nei registri di demolizione. E non sempre la colpa è di difetti meccanici. A volte si tratta di semplici cicli di vita che si chiudono dopo decenni di servizio.

Quando le classifiche non raccontano tutta la verità

Secondo i dati di Ro-Des, tra i modelli più rottamati in Spagna nel 2023 ci sono il Peugeot 206, il Renault Megane II e il Citroën Xsara. Tre auto simbolo che hanno segnato un’epoca, e che oggi raggiungono i centri di demolizione soprattutto per via della loro età media, vicina ai 25 anni.

All’estremo opposto, marchi come Toyota, Subaru e Mazda sono raramente presenti negli sfasciacarrozze. Non solo perché hanno venduto meno esemplari, ma anche per la loro reputazione di affidabilità, che permette loro di restare in circolazione più a lungo.

Sfasciacarrozze
Sfasciacarrozze (Canva foto) – www.vehiclecue.it

Quando il problema è davvero serio

Ci sono però eccezioni meno lusinghiere. Alcune generazioni di Jaguar e Land Rover hanno sofferto guasti gravi a determinati motori, costringendo molti esemplari a un ritiro prematuro dalla strada. In questi casi, l’arrivo “semi-nuovo” in demolizione non è frutto del destino statistico, ma di difetti tecnici costosi da riparare.

La tendenza generale osservata dai demolitori è chiara: le auto moderne, complesse e ricche di tecnologia, spesso non durano quanto i modelli più semplici di un tempo. E così, tra i cancelli degli sfasciacarrozze, finiscono sia icone longeve arrivate al capolinea, sia vetture recenti la cui carriera è stata bruscamente interrotta.