Toyota al top globale vendite per il sesto anno con 5,54 milioni di auto nel 2025

Illustrazione del logo della Toyota (Canva FOTO) - vehiclecue.it
Toyota resta in cima alle vendite mondiali. Si tratta di un primato che dura da sei anni, dimostrando di essere una realtà solidissima.
Negli ultimi sei mesi, Toyota ha confermato ancora una volta il proprio dominio sulle classifiche globali delle vendite automobilistiche. Il colosso giapponese, insieme alle sue aziende del gruppo, ha messo in strada un record assoluto di 5,54 milioni di veicoli nella prima metà del 2025, superando ancora una volta Volkswagen e mantenendo la vetta per il sesto anno consecutivo.
Questa crescita non è frutto del caso: come riportato da Kyodo News e dai comunicati della Toyota, dal gennaio a giugno le consegne mondiali sono aumentate del 7,4% rispetto al 2024. Non succedeva dal 2021 che il gruppo toccasse simili numeri, quando si era fermato poco sopra i 5,47 milioni di unità. Poi, erano arrivati lo stop causato dalla carenza di semiconduttori e i blocchi produttivi legati agli scandali sulle certificazioni.
Volkswagen, pur in crescita, si è dovuta accontentare di 4,41 milioni di veicoli nello stesso periodo, con un aumento modesto dell’1,3%. La distanza tra i due giganti, quindi, rimane piuttosto ampia, segno che Toyota ha saputo consolidare il vantaggio.
In Giappone, le vendite interne del gruppo sono balzate del 27,4% a 1,05 milioni di vetture, una ripresa netta dopo il crollo del 2024, dovuto allo scandalo sui dati di sicurezza falsificati. All’estero, invece, si è toccato un nuovo massimo con 4,50 milioni di unità, spinte soprattutto dalla domanda di ibridi in ogni angolo del pianeta.
Un successo costruito mercato dopo mercato
Negli Stati Uniti, uno dei mercati più strategici per Toyota, le vendite – inclusi i modelli Lexus – sono salite del 4,2%, raggiungendo 1,24 milioni di unità. Il picco è stato alimentato anche da una corsa all’acquisto, dovuta al timore di rincari legati all’aumento dei dazi imposti dall’amministrazione Trump. A proposito, il balzo tariffario di aprile, che aveva portato le imposte dal 2,5% al 27,5%, è stato in parte smorzato da un accordo recente tra Tokyo e Washington, che le ha ridotte al 15%.
In Cina, dove la competizione con marchi come BYD è sempre più serrata, Toyota ha registrato un +6,8%, toccando 837.744 veicoli venduti. Un risultato favorito anche da campagne promozionali legate agli incentivi governativi. Nel solo mese di giugno, le vendite globali del gruppo sono cresciute del 2,7% a 937.246 unità, con Daihatsu che ha visto un vero e proprio rimbalzo (+22,4%) dopo il crollo dovuto agli scandali. Negli USA, invece, il mese si è chiuso con un incremento minimo dello 0,1%.

Gli altri marchi giapponesi e il quadro generale
Come riportato dai comunicati della Toyota e da Kyodo News, per lo stesso periodo, Nissan ha visto scendere le vendite mondiali del 5,7% a 1,61 milioni di unità, cedendo così il terzo posto tra i costruttori nipponici a Suzuki, ferma a 1,63 milioni ma in calo del 2,3%. Honda, invece, seconda forza del mercato giapponese, ha segnato un -5,1%, chiudendo a 1,78 milioni di veicoli.
Anche i dati sulla produzione raccontano una fase molto favorevole per Toyota: secondo Reuters, nel primo semestre 2025 la produzione mondiale è salita del 5,8% a 4,9 milioni di veicoli, mentre le vendite globali hanno registrato +5,5% superando quota 5,1 milioni (includendo Lexus). Solo a giugno, la produzione è aumentata del 7,4% a 854.565 veicoli e le vendite dell’1,7% a 867.906. In tutto questo, circa il 43% delle consegne globali è stato rappresentato da modelli ibridi, confermando un trend ormai consolidato.