Telecomando auto ILLEGALE, da ora scatta la denuncia a piede libero se ha questi pulsanti | Te lo sequestrano sul posto

Telecomando dell'auto e pericoli (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Telecomando dell'auto e pericoli (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Controlli a tappeto e multe salate per chi ha certe tipologie di telecomandi in auto: ecco cosa sta succedendo.

Magari sembra solo un altro gadget tecnologico da tenere in macchina, ma alcuni dispositivi – quelli che a prima vista non diresti mai – possono farti finire davvero nei guai. Oggi più che mai, basta un controllo su strada per trasformare un semplice viaggio in auto in una faccenda molto più seria.

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E no, non stiamo parlando di droghe o armi. C’è dell’altro, e riguarda cose che molti hanno senza nemmeno sapere cosa rischiano davvero. In pratica, le forze dell’ordine stanno puntando i riflettori su una categoria ben precisa di apparecchi elettronici che possono sembrare innocui, ma che in realtà hanno funzioni molto più delicate.

Alcuni riescono addirittura a fare cose davvero assurde, senza lasciare tracce. Quindi capisci bene come, se ti beccano con una roba del genere in macchina, non è proprio una passeggiata uscirne puliti e soprattutto riuscire a giustificarsi.

In effetti negli ultimi tempi – anzi, ultimamente capita spesso – girano più spesso strumenti che arrivano magari dall’estero, piccoli e silenziosi, difficili da notare ma con potenzialità enormi. La polizia lo sa e non sta a guardare: controlli più serrati, soprattutto su determinati veicoli, e occhi aperti su ogni dettaglio, anche quello che pare trascurabile. È il nuovo fronte della sicurezza urbana.

Controlli mirati e sorprese spiacevoli

E non serve nemmeno che tu li stia usando per qualcosa di losco. Basta averli con te, anche spenti o nel cruscotto. Se il dispositivo rientra nella categoria vietata, ti tocca il sequestro. Subito. E la denuncia? Anche quella, nella maggior parte dei casi. Non c’è tanto margine di trattativa, perché la legge è chiara: chi li porta con sé, rischia. Punto.

Proprio qualche giorno fa, a Cividale, è andata in scena una situazione tipo. I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno fermato una Mercedes per un controllo di routine. A bordo, cinque uomini, sulla quarantina. Tutto normale, all’apparenza. Ma poi, durante la verifica del veicolo, ecco la sorpresa.

Posto di blocco (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Posto di blocco (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Un dispositivo che cambia tutto

Saltato fuori un jammer. Cos’è? Un disturbatore di segnale. Per dirla facile: un aggeggio che può bloccare Wi-Fi, telecamere, antifurti, perfino i droni. Un attrezzo da film – quasi – ma che viene usato, purtroppo, per scopi molto concreti. E quasi mai legali. Strumenti così servono a eludere i sistemi di sorveglianza, rendendo “invisibili” movimenti sospetti. Non è un giocattolo, insomma. A quel punto, le cose si sono fatte serie. Il conducente della Mercedes è stato denunciato a piede libero, accusato di possesso e installazione non autorizzata di un apparecchio in grado di interferire con comunicazioni.

Il jammer è stato sequestrato immediatamente, senza troppe discussioni. La procedura è chiara, e in casi così le autorità non perdono tempo. Le indagini sono ancora aperte. I militari stanno cercando di capire se ci sia un legame tra il gruppo fermato e alcuni recenti furti avvenuti nella zona. A riportare la notizia è stato il sito UdineToday, spiegando che episodi del genere stanno diventando più frequenti. E che, con ogni probabilità, i controlli diventeranno ancora più rigidi da adesso in poi.