Hulk Hogan, spunta il garage segreto: il re del wrestling aveva un’ossessione solo per loro | Si è saputo tutto ora

Hulk Hogan in moto (Facebook foto) - www.vehiclecue.it
Anche fuori dal ring, Hulk Hogan coltivava una passione fatta di rombo e potenza, che pochi conoscevano davvero.
Tra gli appassionati di wrestling, il nome Hulk Hogan evoca subito fasce sudate, ingressi trionfali e mosse leggendarie. Ma c’era un aspetto della sua vita che il pubblico ha solo sfiorato: la sua attrazione per le auto potenti, aggressive e senza compromessi. Una passione coltivata nel tempo, lontano dai riflettori, con lo stesso spirito spettacolare che mostrava sul ring.
Negli ultimi anni della sua vita, Hogan aveva riscoperto un entusiasmo giovanile per i motori. I V8 americani erano la sua vera debolezza, al punto da dedicare ampi spazi della sua proprietà a un garage personale che custodiva veri e propri tesori su quattro ruote.
Un luogo mai realmente aperto al pubblico, quasi mitico, che oggi assume un significato completamente nuovo.
Quel garage, rimasto in gran parte nascosto finché era in vita, è emerso solo dopo la sua scomparsa. Una “caverna dorata” del collezionismo automobilistico, che racconta molto più della sua estetica e dei suoi gusti. Racconta un’ossessione selettiva, precisa, fatta di scelte coerenti e affinità profonde con un solo mondo: quello Mopar.
Una passione che bruciava sotto il cofano
Come riporta Motor Elpais, Hogan aveva messo insieme una collezione impressionante di muscle cars d’epoca e moderne. Tutte accomunate da un unico marchio: Chrysler. Un universo a parte che comprendeva Dodge e Plymouth, e che per lui rappresentava molto più che un semplice capriccio. Il cuore della sua raccolta pulsava negli anni ’60 e ’70, con modelli iconici come il Dodge Charger R/T del 1968 e il raro Plymouth Road Runner del 1969 in vernice viola.
Ma il tempo non aveva affievolito il suo spirito competitivo. Anche in età avanzata, continuava ad aggiungere pezzi recenti, come il Dodge Hellcat Red Eye del 2021 o il Challenger Demon del 2018, bolidi da oltre 800 cavalli che testimoniano una passione ancora viva.

Un’ossessione firmata Mopar
Il pezzo più rappresentativo della collezione era forse il Dodge Viper RT/10 del 1994, battezzato “Hulkster”. Verniciato di rosso fiammante, con le sue iniziali ricamate sui sedili e la firma sull’avantreno, era l’auto che più lo rappresentava. “Sono io su quattro ruote”, dichiarava orgoglioso. Il Viper è stato venduto di recente, ma resta simbolo di un’eredità fuori dal comune.
La sua rivalità con Goldberg non si limitava più al ring, ma si rifletteva anche nei garage: entrambi collezionisti accaniti, entrambi attratti dalla brutalità estetica dei muscle cars. Hulk Hogan non li sceglieva a caso, li viveva come estensione di sé. Il suo garage segreto era molto più di un deposito di auto: era un riflesso di ciò che lo rendeva, ancora oggi, una leggenda.