Avviso urgente Autogrill: se rispondi a questa domanda ti rubano tutto | Torni a casa col taxi

Autogrill e pericoli (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
All’apparenza è solo una domanda innocua, ma basta un attimo per perdere tutto: come ti fregano all’autogrill.
L’Autogrill, diciamolo, è un po’ come una tappa fissa nei viaggi lunghi. Un’ancora di salvezza tra un casello e l’altro, dove fermarsi a prendere fiato, riempire il serbatoio (e magari anche lo stomaco) e fare due passi per sgranchirsi le gambe. Insomma, un luogo rassicurante, familiare.
Eppure, proprio perché ci sentiamo al sicuro, rischiamo di abbassare troppo la guardia. Chiunque abbia fatto almeno una volta un viaggio in auto sa quanto sia caotico l’ambiente di un Autogrill. Gente ovunque, code lunghissime, bambini che corrono, qualcuno che litiga per il panino sbagliato.
In tutto questo marasma, è fin troppo facile perdere di vista le cose importanti. O distrarsi, anche solo per pochi secondi. E in quei pochi secondi può succedere di tutto. Anzi, no: può succedere quello che meno ti aspetti. L’Autogrill è comodo, è vero.
Ma è anche uno di quei posti dove, senza accorgertene, può succederti qualcosa di davvero spiacevole. Non perché sia un luogo pericoloso in sé, ma perché attira davvero chiunque. E tra i tanti che si fermano per un panino o per fare pipì, ci sono anche quelli che si fermano… per ben altri motivi.
Quel momento tranquillo che può diventare un problema
Ti è mai capitato che qualcuno ti si avvicini con fare gentile, mentre sei al bancone, magari con un caffè in mano? Ecco, se succede, occhio. Secondo quanto riportato da Motorzoom.it, c’è una truffa che gira ancora oggi e che funziona proprio così. Tutto inizia con una cartina stradale. Sì, hai capito bene. Una semplice mappa di quelle vecchio stile, che ormai quasi nessuno usa più.
La cosa bizzarra è che non c’è nulla di aggressivo. Anzi, il tono è pacato, l’approccio educato, giusto una domandina. Ma proprio questa normalità è il trucco. Si sfrutta il contesto, la confusione, la fiducia mal riposta. E nel giro di qualche secondo, quello che sembrava un momento tranquillo può trasformarsi in qualcosa di ben diverso. Ma cosa succede?

La mossa della cartina, il trucco che inganna
Funziona così: il truffatore si avvicina, ti saluta con fare cordiale e tira fuori questa cartina stradale chiedendoti se può aprirla. La stende sul tavolino, invade il tuo spazio, copre tutto: il telefono, il portafoglio, magari pure le chiavi. Poi ti chiede un’indicazione, ti distrae con una chiacchiera. E mentre tu cerchi di capire dove diavolo si trovi quella strada che indica, lui… zac, ha già fatto sparire qualcosa.
È un’azione rapidissima, nemmeno te ne accorgi. Basta una risposta di troppo, uno sguardo alla cartina, ed è fatta. Lui ti ringrazia, magari pure ti stringe la mano, e si dilegua in mezzo alla gente. Quando ti rendi conto che il telefono non c’è più, o il portafoglio è sparito, ormai è troppo tardi. Il peggio? Non ti sei nemmeno accorto di niente.