Condividono l’auto e guadagnano 1850€ al mese: alla larga da questi furboni | Ti spillano soldi a raffica

Automobile e soldi (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

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Chi guida incassa, ma non è tutto oro quel che luccica: c’è chi trasforma i chilometri in soldi grazie a un sistema legale e controverso.

Oggi più che mai si parla di mobilità intelligente, ma dietro certi sistemi innovativi si nasconde qualcosa che fa storcere il naso. Le auto non sono più solo mezzi di trasporto, diventano strumenti per fare soldi, anche se non sempre in modo trasparente. È tutto regolare, ok, ma… ci sono parecchie domande in sospeso.

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Negli ultimi tempi, alcune piattaforme offrono ai cittadini di monetizzare i propri tragitti quotidiani. Non si tratta solo di condividere un passaggio o fare da autista a pagamento, è qualcosa di più sottile. Un po’ come se lo Stato delegasse piccoli compiti (anche delicati) a chiunque abbia una patente e un po’ di tempo libero. Ed è proprio qui che iniziano a nascere perplessità.

Il tema della sicurezza su strada è da sempre molto discusso, ma con l’arrivo di certe tecnologie le cose si stanno facendo complicate. Non parliamo più solo di assistenza alla guida, ma di veri e propri strumenti di controllo, installati dentro l’abitacolo. Sono dispositivi che non si limitano a segnalare, ma possono anche “punire” chi commette infrazioni. Sì, ma a che prezzo?

A rendere tutto un po’ più spinoso è il fatto che chi guida non lo fa solo per spostarsi, ma anche per guadagnare. È una sorta di lavoro, anche se mascherato da collaborazione. E quando il confine tra “automobilista” e “controllore” si fa sottile, la fiducia tra cittadini rischia di incrinarsi. È qui che molti iniziano a storcere il naso… e giustamente.

Un lavoretto poco noto ma perfettamente legale

Alcune aziende private hanno firmato accordi con lo Stato per mettere radar mobili nelle auto di persone comuni. Basta avere almeno 10 punti sulla patente e il gioco è fatto: chiunque può candidarsi per guidare un’auto attrezzata con questi dispositivi. Non importa se è giorno o notte, festivo o feriale: l’importante è girare.

Una delle aziende coinvolte, Mobicom, ha deciso di svelare quanto paga. A differenza delle altre società, ha scelto la via della trasparenza. E ha chiarito che il compenso non dipende dal numero di multe, ma solo dai chilometri fatti. Secondo quanto riportato da El País, di media si guiderebbe circa 5 ore e mezza al giorno.

Guida (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Guida (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Quanto si prende e chi può farlo davvero

Tutto questo succede in Francia, e facendo due conti, lo stipendio mensile arriva a 1.850 euro lordi, più una specie di bonus da 250 euro e le spese giornaliere coperte. In totale si toccano i 2.100 euro lordi, che diventano circa 1.618 euro netti. Non è una cifra da sogno, ma nemmeno da buttare, soprattutto per chi cerca un’entrata “extra” abbastanza stabile.

Ovviamente, non tutti possono accedere. Anche se basta la patente francese con almeno 10 punti, aziende come Mobicom preferiscono persone con esperienza in sicurezza, manutenzione o forze dell’ordine. Serve anche un tesserino speciale rilasciato dal Consiglio Nazionale delle Attività di Sicurezza Privata. E sì, l’idea che un tuo vicino possa multarti… fa un po’ riflettere.