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HaloDrive, il nuovo motore Orbis che rivoluziona l’eMobility: 97% di efficienza e fino al 61% di risparmio carburante

Questo nuovo motore promette di rivoluzionare il mondo delle automobili (e non solo!), grazie due concetti importanti.

In un momento in cui tutti parlano di elettrificazione e di come ridurre le emissioni nei trasporti, arriva una novità interessante dagli Stati Uniti. Orbis Electric, una giovane azienda che punta tutto sull’innovazione nei motori elettrici, ha appena lanciato sul mercato il suo nuovo gioiello tecnologico: si chiama HaloDrive ed è un motore-generatore assiale a flusso assiale, pensato per applicazioni ad alte prestazioni in un ampio spettro di settori.

Come riportato dal loro sito e dal loro comunicato, la vera particolarità di HaloDrive sta nella sua struttura modulare, divisa in quattro componenti, e in una serie di soluzioni tecniche piuttosto inusuali, come lo statore in plastica stampata a iniezione o l’assenza di terre rare nella sua composizione. Elementi che, insieme, puntano a semplificare produzione, ridurre i costi e aumentare l’efficienza energetica. Secondo Orbis, il motore raggiunge un’efficienza del 97%, con un risparmio del 35% sui costi di trasmissione rispetto ai motori a flusso radiale.

Non è un semplice motore elettrico, insomma, ma un sistema pensato per essere montato su ruote, assi, telai, piattaforme industriali e persino a bordo di navi o aerei. E il tutto, volendo, anche nella configurazione di generatore. La flessibilità è uno dei suoi punti forti: si adatta a contesti completamente diversi, offrendo prestazioni elevate e un impatto ambientale decisamente contenuto.

Uno dei dati più sorprendenti emersi dai test pilota riguarda i veicoli commerciali: in alcune flotte, l’uso del motore HaloDrive ha portato a un miglioramento del 61% dell’efficienza nei consumi.

Un’architettura modulare per fare tutto (o quasi)

Il design modulare del nuovo HaloDrive permette di integrarlo facilmente in tantissime configurazioni meccaniche: può lavorare nelle posizioni P2, P3, P4 e P5 delle trasmissioni elettriche, adattandosi così a diversi tipi di veicoli senza bisogno di rivedere l’intera struttura del mezzo. Il motore è compatto, leggero, e riesce a sprigionare una coppia paragonabile a quella di un motore V8.

Inoltre, è progettato per funzionare senza materiali rari, cosa che riduce i rischi legati a disponibilità e costi delle materie prime. Lo statore in plastica stampata, consente però una dissipazione del calore più efficace e una maggiore stabilità termica. E questo si traduce in maggiore durata e affidabilità anche in condizioni gravose. Quando montato direttamente nelle ruote, HaloDrive riesce persino a ridurre il peso complessivo del veicolo, aumentando l’autonomia fino al 20%.

Illustrazione di un motore (Pixabay FOTO) – vehiclecue.it

Numeri alla mano, il motore fa la differenza

I dati emersi dai test sul campo non lasciano molti dubbi: il sistema HaloDrive, in versione generatore, ha permesso a una flotta commerciale di tagliare del 61% i consumi di carburante (fonte: Orbis Electric, 2025). In configurazione eTRU, cioè per la refrigerazione mobile dei camion, si parla addirittura di una riduzione del 100% nell’uso di carburante diesel. Il motore può essere installato in poche ore e sfrutta il recupero dell’energia in frenata per alimentare i sistemi di bordo, evitando il ricorso alla rete elettrica. 

Secondo i portavoce di Orbis, il loro obiettivo è rendere l’elettrificazione più accessibile per le imprese, eliminando barriere economiche e tecniche. E in effetti, le premesse ci sono tutte: fino al 35% di risparmio sui costi di trasmissione rispetto ai motori radiali, un’efficienza operativa del 97%, e un sistema che potrebbe contribuire a ridurre le emissioni globali di CO₂ di circa 1,4 miliardi di tonnellate. Dati ancora da verificare su larga scala, certo, ma il potenziale è notevole.