Adesivi PROIBITI: se attacchi uno di questi sono 8.186€ di multa | La legge più severa del cds, vai in carcere per 2 anni

Divieto di apporre gli stickers

Divieto di apporre gli stickers (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un trucco apparentemente innocuo può condurti in un mare di guai. Sanzioni pecuniarie elevatissime: rischi anche il sequestro dell’auto

Ciascun automobilista può liberamente scegliere di decorare la propria automobile apponendo sulle fiancate, sopra il cofano, dietro il portabagagli o ovunque esso voglia degli adesivi.

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Generalmente si tratta di un metodo diffuso soprattutto tra i giovanissimi per personalizzare il proprio bene mobile con immagini, loghi o slogan che riflettano la loro personalità e le loro passioni.

Chiaramente esistono delle limitazioni relativamente ai possibili elementi da esporre, innanzitutto a partire dal posizionamento degli stessi. Perché anche un adesivo innocuo, se attaccato sul parabrezza o sugli specchietti può essere un comportamento sanzionabile, sicuramente evitabile.

Di pari importanza sono le limitazioni che non permettono l’esposizione di adesivi offensivi o volgari, che rimandino a messaggi di propaganda politica o religiosa, specie se il veicolo sul quale vengono apposti risulta essere pubblicamente utilizzato, magari facente capo ad un’azienda.

La svolta per i furbetti?

Si sta diffondendo in modo sempre più espanso e frequente un video sul web, che altro non è che una pubblicità, volto a mettere in luce la possibilità di acquistare degli speciali adesivi apparentemente in grado di “nascondere” il numero seriale scritto sulla targa di ciascun veicolo. Un trucco che i furbetti non aspettavano altro di poter prendere al volo per tentare di eludere la Legge, insomma: ma in cosa consiste questo discusso prodotto?

Fondamentalmente parliamo di un escamotage che prevede proprio di incollare questi adesivi, ad uno ad uno, sui differenti caratteri presenti sulla targa in modo da renderli capaci di riflettere la luce che gli viene puntata addosso nel momento in cui tutor, autovelox o altri sistemi totalmente autonomi capaci di rilevare le vetture che stanno compiendo una violazione riguardo alle normative del CdS, generalmente relativamente ai limiti di velocità, concentrano, per l’appunto, il proprio occhio sul veicolo dotato di tali dispositivi.

Targa dell'auto
Targa dell’auto (Shutterstock foto) – www.vehiclecue.it

Non è tutto oro quello che luccica

La funzione, come facilmente intuibile, è proprio quella di rendere i dispositivi non tracciabili né individuabili nel corso della loro circolazione su strada, anche oltre i limiti predisposti su un determinato tratto. Queste pellicole, che ovviamente continuano a rendere visibili i numeri e le lettere se osservati dal vivo, ma teoricamente dovrebbero nasconderli quando inquadrati da una specifica telecamera, vengono venduti a circa 30 euro e sono commerciabili, anche allo stato attuale, sia in Europa, sia negli Stati Uniti, avendo dato adito a numerose polemiche da parte di forze dell’ordine, fino alla politica.

Tuttavia, utilizzare un simile escamotage per rendere poco visibile o invisibile la propria targa è severamente proibito ai sensi del Codice della Strada, in Italia, così come in molti altri paesi. Nel caso in cui si venisse sorpresi ad utilizzare un trucco del genere, le sanzioni possibili da comminare sono comprese tra un minimo di 1.988 e un massimo di 8.168 euro, oltre alla possibilità che si palesino anche pene accessorie, come la sospensione della patente e il sequestro del mezzo di trasporto utilizzato.