Motorizzazione, con questa nuova delega in 5 minuti ti arriva a casa la patente | Consegui tutto dal divano

Motorizzazione Civile (Canva-Shutterstock foto) - www.vehiclecue.it
Ottenere la patente in un tempo così ridotto è davvero possibile? Si tratterebbe del sogno di migliaia di candidati in tutta Italia
Nel nostro Paese l’ente pubblico inquadrato come unico responsabile nel merito del rilascio delle patenti di guida ai vari candidati risulta essere esclusivamente la Motorizzazione Civile.
Stiamo parlando di un ente organizzato per mano del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti presente in ciascuna delle 108 province tricolore (includendo città metropolitane, enti locali a statuto speciale e liberi consorzi comunali).
Relativamente allo specifico ambito delle patenti, la MC si occupa delle pratiche correlate al rilascio, alla duplicazione, dunque alla sostituzione e al rinnovo del documento di ciascun automobilista, che dovrà necessariamente recarsi presso l’ente dove il conseguimento è avvenuto.
D’altronde, quando ci si trova ad affrontare il percorso di conseguimento della patente di guida, lo svolgimento degli esami teorici, che ci si sia affidati ad una scuola guida o si affronti come utenti privatisti, avviene proprio presso la sede della Motorizzazione della propria Provincia.
Una circostanza quantomeno insolita
E’ il quotidiano La Repubblica a riportare la notizia di un cittadino maliano, domiciliato a Viterbo, che si è recato fino in Alto Adige al fine di denunciare di aver smarrito la sua patente di guida. Era il Novembre 2024 e soltanto pochi mesi prima la Motorizzazione Civile della Provincia laziale aveva rilasciato il documento, che però, a seguito di uno sguardo più attento, risultava ritrarre il volto di un soggetto che non corrispondeva in tutto e per tutto all’uomo che aveva esposto la denuncia.
Un dettaglio non di certo da ignorare, che aveva immediatamente attirato l’attenzione della Polizia Giudiziaria della Stradale del Trentino-Alto Adige e della Provincia di Belluno, il cui operato, coordinato dalla Procura di Bolzano, è consistito in una vera e propria indagine. La stessa che avrebbe condotto nel giro di poco tempo a scoprire di come l’uomo ritratto in foto, come già sospettato, non fosse lo stesso precedentemente recatosi ad esporre denuncia, bensì un suo sosia quasi totalmente identico, che addirittura parrebbe esser stato pagato proprio per “impersonarlo“.

La fitta rete scoperchiata
A Febbraio 2025 è dunque partita l’azione di perquisizioni a tappeto al fine di smantellare la rete costruita, a partire proprio dall’abitazione viterbese dell’inquisito: qui gli agenti preposti avrebbero trovato documenti, deleghe e ulteriore materiale, tutto sequestrato, in grado di condurre anche ad altri 23 cittadini stranieri residenti in Italia, con possibilità che le maschere non siano ancora definitivamente crollate e puntando il dito, nello specifico, nei confronti di ipotetici terzi soggetti implicati, si ipotizza collegati ad utenze estere.
Ma nello specifico, in cosa consisteva il modus operandi dell’uomo maliano? Lo stesso, infatti, era già noto alle forze dell’ordine del viterbese per aver già commesso reati simili, che prevedevano, generalmente, la presentazione presso l’ufficio della Motorizzazione Civile della Provincia, “interpretando” letteralmente altri soggetti, conciandosi più o meno con gli stessi vestiti e con le stesse acconciature presenti all’interno delle foto dei documenti ufficiali, superando gli esami per conto di terze persone al fine di ottenere patenti, poi soggette a duplicazioni. Le accuse che pendono ora nei suoi confronti risultano essere quelle di sostituzione di persona e falsità ideologica.