Semaforo rosso: ora ti multano anche da fermo | Se vedi questo cartello in ritardo hai già perso centinaia di euro

Multa

Multa semaforo rosso (Canva foto) - www.vehiclecue.it

Attenzione ai semafori: basta un piccolo errore per ricevere una multa salata, adesso ti multano anche da fermo.

Anche quando si pensa di aver rispettato le regole della strada, può bastare un dettaglio a fare la differenza. In diverse città italiane, alcuni automobilisti si sono ritrovati con multe salatissime nonostante fossero convinti di essersi fermati correttamente al rosso. La causa? Sistemi di rilevamento sempre più precisi, ma anche più controversi.

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L’uso crescente delle telecamere intelligenti ai semafori ha aperto un nuovo fronte di discussione. Le cosiddette T-red, progettate per migliorare la sicurezza stradale, non sempre convincono i cittadini, specialmente quando entrano in gioco aspetti considerati “al limite” del regolamento. La polemica si accende soprattutto nei casi in cui la multa scatta pur in assenza di comportamenti pericolosi.

Ciò che genera il maggiore disappunto è il margine minimo d’errore che separa una condotta lecita da una sanzionata. In alcuni comuni, infatti, basta fermarsi pochi centimetri oltre la linea d’arresto per ricevere la notifica di violazione. A rendere il tutto più complesso, si aggiungono le modalità con cui viene rilevata la trasgressione, spesso difficili da contestare.

Un automobilista che non ha superato l’incrocio, ma si è semplicemente arrestato leggermente oltre la striscia, può ugualmente ricevere la multa. Non si tratta più solo di passaggi col rosso, ma di “infrazioni di posizione”, rilevate da telecamere che agiscono senza margine di tolleranza. E quando l’avviso arriva, è già troppo tardi.

Una distanza invisibile che può costare cara

A Prato, la discussione è esplosa dopo che il consigliere Daniele Spada ha denunciato un dato sorprendente: venti multe al giorno vengono elevate per veicoli che si fermano appena 1,20 metri oltre la striscia di arresto. Secondo Spada, questa soglia è del tutto arbitraria e penalizza automobilisti che, pur rispettando il rosso, si trovano comunque sanzionati.

Il problema, sottolinea, non è solo l’entità della distanza, ma anche la sua applicazione. Il sistema non tiene conto di eventuali conseguenze o pericoli reali. Come riferito da La Nazione, il consigliere chiede una revisione completa del meccanismo: “O si multa tutti o non si multa nessuno”, affermando che si tratta di una scelta politica, non di un automatismo neutro.

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Semaforo rosso su strada multa (Canva foto) – www.vehiclecue.it

Quel cartello (quasi invisibile) che fa scattare la sanzione

La controversia ruota attorno agli avvisi di videosorveglianza posizionati nei pressi dei semafori. In molti casi, la segnalazione della presenza di telecamere risulta poco visibile o facilmente ignorabile. Gli automobilisti scoprono l’esistenza della T-red solo dopo aver ricevuto la multa, senza possibilità di correggere la propria condotta in tempo.

Non si tratta quindi di chi passa col rosso, ma di chi si arresta fuori misura, per qualche centimetro, ignorando che la zona è sotto controllo. Un errore minimo può trasformarsi in una spesa di centinaia di euro, tra sanzione economica e decurtazione di punti.