Posto di blocco, da oggi obbligatorio il nuovo codice sullo pneumatico: controlli a tappeto in autostrada | Migliaia di veicoli NON più omologati

Pneumatici e posto di blocco (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Questo aspetto non verrà più lasciato al caso. Le forze dell’ordine lo attenzionano in maniera particolare. Occhio a farsi trovare impreparati
Ciascun veicolo può montare una differente tipologia di pneumatici disponibili sul mercato, dipendentemente da quelle che sono le esigenze dello stesso. Gli esperti, per facilitarne la distinzione, sono soliti distinguere due categorie principali.
Da un lato abbiamo gli pneumatici tubeless, ossia sprovvisti di camera d’aria, che rappresentano in assoluto la tipologia più diffusa; dall’altra, invece, presenziano quelli dotati, invece, di camera d’aria.
Le differenze più evidenti tra tipologie, ma anche produttori differenti, sono da ricercarsi soprattutto nelle caratteristiche e nel disegno del battistrada, oltre che, ovviamente, nella composizione chimica della gomma, nota in gergo come mescola.
L’aspetto che deve sempre essere esaustivamente controllato è quello relativo all’obbligo di montare pneumatici esclusivamente allineandosi con le misure e con le dimensioni indicate all’interno del libretto di circolazione di ciascun veicolo, per non risultare come elusori dalla Legge.
Le indicazioni indispensabili
Sopra ciascun pneumatico sono indicati dei dati, delle informazioni fondamentali per comprendere la scelta giusta da eseguire. Prendendo come riferimento l’esempio fornito da Magazine Genius Camping, ipotizziamo di avere per le mani una gomma recante scritto il seguende codice “MARCA 225/75 R16 (C o CP) 95 T M+S“. Chiaramente l’indicazione “MARCA” presenterà scritto il nome del costruttore dello pneumatico, seguita poi da due numeri significativi: il primo, 225 in questo caso, indica la misura in millimetri della larghezza massima della componente, mentre il secondo, 75 nell’esempio, esprime il rapporto tra larghezza e la parte laterale dello pneumatico, nota come spalla.
La R, invece, indica in questo caso specifico una struttura radiale della gomma, relativamente alla composizione del suo scheletro, ma la lettera in questione può variare proprio in relazione ad eventuali differenze nella costruzione, mentre il numero 16, ultimo degli elementi così detti “canonici” esprime il diametro complessivo del cerchio utilizzando come unità di misura i pollici.

Nessun obbligo, ma di sicura utilità
Le specifiche ulteriori che seguono l’ultima cifra non sono obbligatorie, dunque non sempre necessariamente presenti, anche se in molti casi la loro presenza potrebbe rendere necessaria una minima comprensione o competenza sull’ambito. Le lettere C o CP, infatti, fanno il loro ingresso esclusivamente nel caso in cui gli pneumatici presentino, rispettivamente, rinforzi per furgoni o per camper. Attenzione, però, perché sebbene molti conducenti cadano in errore, le due sigle non sono affatto equivalenti: l’obbligo assoluto è di attenersi, e dunque di procedere all’eventuale installazione, soltanto della categoria indicata all’interno del proprio libretto di circolazione.
Abbiamo, poi, l’indice di carico, nell’esempio sopracitato indicato con il dato 95, che indica la capacità di peso che la gomma è in grado di sostenere. La lettera T, invece, indica la velocità massima che lo pneumatico può raggiungere trasportare il sopracitato limite di carico; questa voce parte dalla categoria A fino a raggiungere la Y, che rappresenta il valore in assoluto maggiore. Ultimo, ma non per importanza, la sigla M+S, corrispondenti agli acronimi per indicare Mud e Snow, ossia Fango e Neve, che rappresentano codici obbligatori nel caso in cui non si vuole possedere l’obbligo di portare le catene invernali a bordo, stando a quanto disposto dalla Circolare Prot. 24783_1049 del 17/01/2014 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.