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Esoscheletro senza ricarica: debutta X-ble Shoulder, l’assistente industriale di Hyundai e Kia

Questi nuovo esoscheletri sono rivoluzionari e, soprattutto, saranno sprovvisti di esoscheletro. Sono stati svelati da Kia e Hyundai.

C’è un robot che non sembra…un robot. Niente luci lampeggianti o suoni futuristici, ma un supporto discreto e geniale da indossare come uno zaino. Si chiama X-ble Shoulder ed è l’ultima invenzione svelata da Hyundai Motor e Kia. È pensato per rendere meno faticoso il lavoro in cui bisogna tenere le braccia in alto per ore.

L’idea è nata dal bisogno, sempre più urgente, di ridurre gli infortuni muscoloscheletrici nei contesti industriali. Si parla di un carico sulla spalla ridotto del 60%, e dell’attività muscolare del deltoide abbattuta fino al 30%. Non sono solo numeri, ma potenziali giornate senza dolore per chi lavora in ambienti come l’edilizia, l’aeronautica o la manutenzione.

Il dispositivo è leggero, circa 1,9 kg, e modulabile in lunghezza. Non ha batterie da ricaricare: funziona senza motori, sfruttando un ingegnoso sistema meccanico brevettato che fornisce forza assistiva. La sua forza è “muscolare”, si potrebbe dire, ma senza sudore. E poi è facile da pulire, cosa non scontata se si pensa a un ambiente di cantiere o fabbrica.

Già dal 2022, più di 300 lavoratori hanno testato i primi prototipi, contribuendo con suggerimenti che sono finiti direttamente nella versione definitiva. L’obiettivo, infatti, era creare qualcosa che si adattasse alle esigenze vere di chi lo indossa, e non un gadget da laboratorio.

Un esoscheletro che sembra quasi…naturale

Come riportato dai siti di Hyundai e Kia, X-ble Shoulder non è solo un accessorio tecnico. È il primo di una nuova linea di robot indossabili pensata dal Robotics LAB di Hyundai e Kia, e rappresenta una svolta nel concetto di “supporto umano”. Pensato per compiti ripetitivi e stancanti, come quelli dell’industria aerospaziale o automobilistica, il robot sfrutta un modulo di compensazione muscolare senza alimentazione elettrica. Il risultato? Meno stress sulle articolazioni, meno fatica a fine giornata e una libertà di movimento completa da 0 a 180 gradi.

Il segreto sta nella struttura a multilink: ogni elemento si regola per adattarsi al tipo di lavoro svolto. C’è anche la possibilità di scegliere tra una versione “base”, più versatile nei movimenti, e una “regolabile”, pensata per azioni ripetitive e fisse. In quest’ultima si può impostare l’angolo ottimale per massimizzare la forza di assistenza. 

Illustrazione di un esoscheletro (Canva FOTO) – vehiclecue.it

Strategia globale e un mercato tutto da conquistare

Hyundai e Kia non hanno intenzione di fermarsi qui. Dopo aver lanciato ufficialmente il robot in Corea a luglio 2025 con Korean Air come primo cliente, il piano è di distribuirlo in larga scala, partendo dalle affiliate del gruppo fino a raggiungere altri settori industriali. Dal 2026 si punta anche ai mercati esteri, in particolare Europa e Nord America, per poi passare ad ambiti come la cantieristica, l’agricoltura o l’edilizia.

La strategia è supportata anche da un servizio di consulenza integrata, pensato per aiutare le aziende a capire dove e come impiegare al meglio il robot. L’analisi parte dallo studio delle sollecitazioni articolari nei diversi compiti lavorativi e arriva fino alla valutazione di idoneità dell’ambiente d’uso.