Auto usata, passa la normativa UE: se manca questo timbro la puoi rottamare subito | Non la potrai vendere a nessuno

Autovetture da rottamare (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Svolta totale nel processo di vendita delle auto usate. I proprietari non saranno più così “liberi”. Ecco cosa sta per cambiare
Quando si dispone di un’automobile ormai inutilizzata, magari soggetta ad eccessiva usura o presentanti danni che non converrebbe risolvere o manutenere, la strada ideale che ciascun automobilista generalmente intraprende è quella che conduce alla rottamazione.
Con questo processo, infatti, è possibile dismettere ufficialmente e definitivamente un qualsiasi veicolo. Si tratta di una demolizione dello stesso rivolgendosi presso un centro autorizzato nel procedere alla “distruzione” legale del veicolo.
Procedendo con la rottamazione, l’automobile viene ufficialmente cancellata dal PRA, ossia il Pubblico Registro Automobilistico, all’interno del quale vengono annotate tutte le vetture immatricolate e di proprietà di un dato soggetto.
A seguito dell’avvenuta rottamazione il proprietario dell’automobile ormai distrutta riceve un certificato che ne attesta, l’ormai, inesistenza, rilasciato proprio dal centro autorizzato che ha eseguito la rottamazione.
Il pugno duro dell’UE
Se però l’auto dovesse risultare in buone condizioni, nonostante l’uso prolungato, i consumatori potrebbero usufruire di due percorsi ulteriormente distinti. La permuta per ottenere un modello nuovo o la vendita, e proprio in merito a quest’ultima possibilità, però, è importante sottolineare come una parola decisiva sia quella esercitata dall’Unione Europea. Dalle parti di Bruxelles, infatti, ci si è spesso trovati a dibattere sull’argomento, inquadrando la possibilità di introdurre norme che andassero a regolare, anche in modo più severo, il processo di vendita delle auto usate.
A riguardare tale materia è, ad esempio, l‘articolo 25 di un disegno di Legge che si sta discutendo proprio in questo periodo, che vedrebbe il venditore del veicolo obbligato nel dimostrare, con una documentazione adeguata, che la propria autovettura sia realmente arrivata al termine del proprio “ciclo vitale”, indipendentemente da che la trattativa debba concretizzarsi all’interno o all’esterno del territorio UE.

Cosa dobbiamo aspettarci?
Nello specifico, gli strumenti citati potenzialmente a beneficio del venditore per poter dimostrare ciò sono l’esibizione di un certificato di revisione valido o la valutazione da parte di un perito professionista, che però potrebbe costringere il proprietario dell’auto a sborsare cifre significative, seppur necessarie per procedere al trasferimento o all’esportazione del bene mobile.
L’unica eccezione, ossia l’unica circostanza che permetta la vendita di un veicolo in assenza di documenti attestanti la sua “inutilità”, riguarda il trasferimento dello stesso a beneficio di un parente stretto del venditore. Il disegno di Legge dovrà essere ufficialmente approvato nel corso dei negoziati che andranno in scena nei prossimi mesi tra Parlamento, Commissione e Consiglio UE, come riportato dal quotidiano El Pais. Vale, tuttavia, la pena attenzionare come lo scorso 17 Giugno sia già stato possibile per i ministri dell’Ambiente appartenenti al Consiglio dell’Unione Europea raggiungere una posizione di comune intesa.