Attestato di rischio, se ti è scaduto sei rovinato: ricominci dalla 14esima come un pivello | Ecco il trucchetto per non farti declassare

Attestato di rischio

Attestato di rischio scaduto attenzione alle conseguenze (Canva foto) - www.vehiclecue.it

Evita sorprese con la tua assicurazione: cosa devi assolutamente sapere prima che scada il tuo attestato di rischio.

Molti lo ignorano fino all’ultimo momento, ma l’attestato di rischio è uno di quei documenti che non perdona le distrazioni. Silenzioso, digitale, apparentemente innocuo: è in realtà il biglietto da visita dell’automobilista, la prova concreta di quanto sei stato affidabile alla guida. Senza di lui, non solo aumentano i costi, ma si perde anche ogni vantaggio conquistato con anni di attenzione.

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Capita spesso dopo una pausa: vendi l’auto, ne rinvii l’acquisto, magari te ne dimentichi per un po’. Eppure, quando arriva il momento di stipulare una nuova assicurazione, quell’attestato può fare la differenza tra un premio conveniente e una batosta economica. Se sono passati più di cinque anni dalla scadenza dell’ultima polizza, potresti scoprire che il tuo “curriculum da guidatore” non vale più nulla.

C’è chi pensa che basti poco per rimediare, magari chiedendo una copia o segnalando un errore. Ma dal 2015 l’attestato di rischio è solo elettronico, e dal 2018 anche “dinamico”: significa che eventuali sinistri denunciati in ritardo, anche se hai già cambiato compagnia, possono comunque farti perdere punti. Insomma, è tutto tracciato e aggiornato automaticamente, e le dimenticanze si pagano.

Per evitarlo, serve attenzione. La compagnia è obbligata a rendere disponibile l’attestato almeno tre giorni prima della scadenza della polizza, ma tocca a te andarlo a cercare, magari accedendo all’area riservata sul sito. Un errore nei dati o una mancata verifica in tempo utile possono trasformarsi in un ostacolo serio quando cerchi un nuovo preventivo.

Quando la memoria scade con la polizza

Come segnala Segugio.it, una volta superati i cinque anni dalla scadenza dell’ultima assicurazione, l’attestato di rischio non è più valido. Questo significa che non potrai più utilizzare la classe di merito che avevi maturato, anche se non hai mai fatto incidenti. L’automatismo è semplice e impietoso: si riparte dalla quattordicesima classe, la più svantaggiosa in termini di costi.

È una vera beffa per chi ha guidato correttamente per anni. Nessuna eccezione, nessuna possibilità di recupero. La tua “anzianità” assicurativa sparisce come se non fosse mai esistita, e ti ritrovi trattato come se fossi appena uscito dalla scuola guida.

Assicurazione
Attestato di rischio scaduto assicurazione (Canva foto) – www.vehiclecue.it

Una via d’uscita per chi è attento

C’è però un’opzione che può salvarti, se sei nelle condizioni giuste. Grazie all’RC familiare, puoi ereditare la classe di merito di un familiare convivente, anche se il veicolo da assicurare è già tuo. È una misura introdotta nel 2020 che ha superato i limiti della Legge Bersani, estendendo il vantaggio anche a veicoli diversi, come un’auto e una moto.

Attenzione però: non si applica automaticamente. Devi essere residente con il familiare da cui vuoi “prendere in prestito” la classe di merito, e fornire la documentazione necessaria alla compagnia. Se riesci a rientrare nei requisiti, questa strada può evitarti la discesa forzata alla quattordicesima classe e aiutarti a rientrare nel mercato assicurativo senza dover ripartire da zero.