“Mi spiace ma non può attaccarlo con lo scotch”: da ora paghi due volte se si stacca il bollino | Imboscata al posto di blocco

Auto con adesivi e multa (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Auto con adesivi e multa (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Una scelta inaspettata riapre la discussione sul valore della vignetta autostradale, ecco cosa è successo.

Anche i dettagli più banali, come un adesivo sul parabrezza, possono trasformarsi in un caso serio. Non si parla solo di multe o controlli casuali: certe volte basta una piccola distrazione o un gesto in buona fede per trovarsi nei guai fino al collo. Prendiamo per esempio la famosa vignetta autostradale: tutti sanno che serve, ma non tutti pensano a come deve essere applicata. Ecco, proprio lì sta il punto.

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Le regole non lasciano molto spazio all’inventiva. La vignetta va messa, ok, ma deve essere incollata direttamente, niente soluzioni alternative o rimedi fai-da-te. Sennò, rischi. Anche se si stacca da sola — sì, succede, per colpa del caldo o perché magari il vetro non era pulitissimo — non puoi semplicemente… boh, rimetterla su con un po’ di scotch. O almeno, così pare.

Eppure, pensiamoci: quanti lo farebbero senza pensarci troppo? Trovi la vignetta per terra, la raccogli, la riattacchi e via. Fine del problema. Ma no, per la legge non è proprio così semplice. Anzi, può diventare un bel pasticcio se chi controlla decide che stai cercando di fregare il sistema. Il fatto è che, a volte, le regole sono rigide, ma l’intenzione dietro un gesto fa tutta la differenza.

Ci sono posti in cui questi “piccoli” dettagli contano più del previsto e gli occhi delle autorità scrutano tutto. E se notano qualcosa di strano — tipo una vignetta che si stacca con troppa facilità — il passo dalla multa alla denuncia può essere breve. È in quei momenti che le situazioni cambiano direzione, anche se pensavi di essere nel giusto.

Una fermata di routine che ha fatto partire tutto

Tutto è cominciato a dicembre 2022, vicino a Rheinfelden (siamo nel canton Argovia, in Svizzera). Un automobilista si è fermato alla dogana, classico controllo. Fin qui tutto normale. Ma quando i doganieri si sono accorti che la vignetta sul parabrezza si staccava quasi da sola… ecco, lì sono partiti i sospetti. Risultato: denuncia immediata per sospetta manomissione di un valore ufficiale.

L’uomo si è difeso spiegando che, inizialmente, aveva provato a rimetterla su con del nastro biadesivo. Non aveva funzionato — tenuta pessima — e allora aveva optato per una colla più forte. Il tribunale cantonale però non ha visto la cosa di buon occhio e lo ha condannato a una sanzione pecuniaria sospesa più una multa. Secondo i giudici, il tentativo di riattaccare la vignetta equivaleva a una falsificazione. Fine della storia? Eh no, non ancora.

Multa al posto di blocco (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Multa al posto di blocco (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Una sentenza che cambia le carte in tavola

Qualche giorno fa, infatti, è arrivata la sorpresa: il Tribunale federale ha accettato il ricorso dell’automobilista. Ha annullato tutto e rimandato il caso al tribunale cantonale. Motivo? Non basta dimostrare che la vignetta è stata staccata e riattaccata: bisogna anche provare che l’uomo sapesse di star commettendo qualcosa di illegale e l’abbia fatto di proposito.

In pratica, la vignetta — secondo la legge — deve essere incollata una volta sola, direttamente sull’auto. Se viene tolta e rimessa, perde la sua validità. Ma questo non significa automaticamente che ci sia un reato. Serve l’intenzionalità, altrimenti no condanna. Ora il tribunale argoviese dovrà rivedere tutto e capire davvero se si è trattato di un errore o di un gesto consapevole.