Rinnovo Patente, addio visita medica: la danno anche ai 95enni | Ma solo se sai dove andare

Visita dal medico e rinnovo patente (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Scoperte scorciatoie sorprendenti per ottenere la patente senza passare dalla visita medica, ecco dove e cosa avveniva.
Rinnovare la patente è uno di quei momenti che nessuno aspetta con ansia. File, visite mediche, moduli da compilare… insomma, la solita trafila che sembra fatta apposta per farti perdere mezza giornata. Negli ultimi tempi, però, si sente sempre più spesso parlare di procedure velocizzate, dove tutto sembra funzionare alla perfezione. Troppo bene, forse.
Le storie si rincorrono: c’è chi giura di aver rinnovato in mezz’ora, chi dice di non aver nemmeno visto un medico, chi ancora ha avuto tutto pronto senza alzarsi dal divano. In mezzo a queste voci, si fa largo l’idea che ci siano “vie alternative”, percorsi meno noti ma molto più comodi. E quando qualcosa sembra troppo facile… beh, spesso lo è davvero.
Nel frattempo, la sicurezza stradale è diventata un tema rovente. Chi guida deve essere in grado di farlo, punto. Che si tratti di un diciottenne alle prime armi o di un 90enne con l’esperienza di una vita, l’importante è che sappia cosa sta facendo. Ed è proprio per questo che la formazione resta un passaggio fondamentale. Saltarlo non è solo scorretto, è pericoloso.
La realtà, purtroppo, è che le regole non sempre vengono applicate alla lettera. Ci sono differenze tra città, tra autoscuole, tra esaminatori. A volte bastano delle firme su un foglio per superare controlli che dovrebbero essere più rigorosi. E questo crea ingiustizie, oltre a mettere a rischio la vita delle persone che ogni giorno usano la strada.
Situazioni troppo lisce per sembrare normali
A Brindisi, per esempio, è venuta fuori una storia che ha del surreale, come riporta Virgilio.it. Sei persone sono finite nei guai: tra loro un istruttore, il titolare di un’autoscuola e anche il direttore di un centro di formazione. Avrebbero falsificato documenti per far ottenere la patente a quattro allievi, anche se questi ultimi non avevano completato il percorso previsto.
Secondo quanto accertato dalla Polizia Stradale, i corsi erano solo sulla carta. Le ore di pratica, quelle obbligatorie per ottenere la patente CQC, non sarebbero mai state svolte davvero. La Motorizzazione, basandosi su queste carte false, ha rilasciato le patenti come se tutto fosse regolare. Ma ovviamente, non lo era affatto.

Dietro le quinte, un sistema ben oliato
Oltre al danno c’è il pericolo concreto: gente alla guida di camion e autobus senza le competenze necessarie. Un rischio enorme, considerando le dimensioni e le responsabilità che comporta la guida di mezzi del genere. Le forze dell’ordine stanno cercando di venire a capo della rete e mettere fine a questi giochetti.
La notizia mostra un problema più esteso di quanto sembri. La polizia continua a tenere sotto osservazione la situazione, insieme alla Motorizzazione, per assicurarsi che chi prende la patente, o la rinnova, lo faccia rispettando tutte le tappe. Per davvero.