Codice della strada, VIETATO circolare senza questo adesivo: l’ammenda è di 2500€ | Devi attaccarlo subito

Auto con adesivi e multa (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Auto con adesivi e multa (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Una piccola targhetta può costarti fino a 2500 euro: se manca o non è visibile, il tuo veicolo rischia di essere fuori legge.

Capita a tutti di ignorare qualche dettaglio quando si guida. Magari si controlla che ci sia la revisione, l’assicurazione in regola, le luci a posto… eppure, c’è qualcosa che spesso sfugge, e che può trasformarsi in una multa bella pesante. Parliamo di un elemento tecnico, apparentemente banale, ma che in realtà ha un peso non da poco nel Codice della Strada.

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Molti si aspettano che le multe arrivino per eccesso di velocità o parcheggi creativi, ma a volte è un’etichetta mancante a causare grane. E no, non si tratta di una formalità. Certe “dimenticanze”, se così si possono chiamare, sono viste come vere e proprie violazioni e possono far scattare sanzioni più pesanti di quanto si immagini.

È anche comprensibile che chi compra un mezzo non si metta a controllare ogni angolo del veicolo. In fondo, uno si fida. Però… eh, no, aspetta — la legge non è flessibile su questi punti. Una volta che il veicolo è in strada, deve essere tutto in regola.

Poco importa se non c’era tempo o se il problema è sfuggito all’occhio. E il bello è che spesso non si tratta neanche di una parte tecnica del motore, ma di una semplice targhetta, un’etichetta appunto, che però ha un valore legale enorme.

Non è solo un dettaglio tecnico

Tutta questa storia è venuta fuori da un caso specifico, riportato da studiocataldi.it e finito poi davanti alla Cassazione (sentenza n. 4311/2023). Una donna è stata multata perché il suo veicolo era sprovvisto della targhetta di identificazione del costruttore, quella prevista dall’art. 74 del Codice della Strada. Non si tratta di una decorazione: deve stare lì dove si vede e non deve trovarsi su parti che si cambiano durante l’uso del mezzo.

La Polizia le ha fatto una multa di 2.500 euro, che lei ha provato a contestare. Prima davanti al giudice di pace, poi in appello… niente da fare. I giudici hanno confermato tutto: la sanzione era giusta perché il mezzo non poteva circolare senza quell’identificativo. Poteva sistemare la cosa prima di mettersi in strada, ma non l’ha fatto. Ma non è finita qui.

Donna in auto e multa (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Donna in auto e multa (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Quando la legge non ammette distrazioni

Alla fine la donna si è rivolta alla Cassazione, sostenendo che non c’erano state alterazioni o falsificazioni, ma solo l’assenza della targhetta. Ha anche spiegato che il veicolo lo stava portando suo figlio alla Polizia, e che era stato comprato da poco. Insomma, una situazione un po’ incasinata, ma secondo lei non bastava per giustificare la multa.

La Corte però ha respinto tutto. Secondo i giudici, l’articolo 74 non lascia spazio a interpretazioni: se manca la targhetta, il mezzo non può circolare. Punto. E non importa chi fosse alla guida, né quanto tempo fosse passato dall’acquisto. L’obbligo di identificazione scatta prima ancora che il mezzo venga messo su strada. E quella regola, in questo caso, era stata chiaramente violata.