Divieto di sosta, il TAR ha deciso: decade ogni prescrizione, cartelli nulli per legge | Puoi parcheggiare dove vuoi

Divieto di sosta e verdetto TAR (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
La sentenza del TAR parla chiaro. Questa categoria di conducenti è esente dalle limitazioni. Parcheggi liberi senza eludere la Legge
Il Codice della Strada disciplina che determinate zone della strada non possano accogliere la sosta di altri veicoli. Queste stesse zone sono delimitate dalla presenza di divieti di sosta.
Questo divieto può avere valenza continua, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, oppure esercitare la propria prescrizione soltanto relativamente a determinate fasce orarie o giorni della settimana specifici.
Ad evidenziare la presenza di zone nelle quali la sosta risulta essere limitata o non affatto legale sono dei caratteristici cartelli, contrassegnati da uno sfondo blu e da un cerchio, arricchito con una banda diagonale, ambedue rossi.
E nel caso in cui questa prescrizione non dovesse essere rispettata? Per le automobili sorprese in sosta in aree contrassegnate dal divieto è prevista una multa fino a 85 euro, oltre alla possibilità, nel caso in cui il veicolo dovesse intralciare la circolazione in modo compromettente, che lo stesso venga sottoposto alla rimozione forzata.
Una sentenza determinante
In merito all’argomento, il Tar di Firenze si è espresso relativamente al tema dei divieti di sosta generalizzati, emettendo una sentenza decisiva, la 921 del 2025. La situazione che aveva destato particolare malcontenti nei confronti dei viaggiatori che usufruivano dei propri camper, era stata scaturita da un’ordinanza recentemente disposta dal Comune di Pisa, che nell’area limitrofa al lungomare aveva negato la possibilità di parcheggio per i veicoli sopracitati, obbligandone l’ingresso e la sosta esclusivamente nelle aree che risultano adeguatamente attrezzate per permettere la sosta degli stessi, fornendo come motivazione ufficiale quella di non voler creare eccessivo ingombro in una zona particolarmente trafficata da locali e turisti, specie considerando che ci troviamo nel pieno della stagione estiva.
La decisione non era stata affatto incassata di buon grado dai circolanti in zona muniti di camper, che si erano rivolti all‘Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, capace di dare il via a quella che molti quotidiani locali hanno definito come una reale “disputa giudiziaria“. La risoluzione della stessa è stata possibile proprio grazie all’intervento determinante del Tar Firenze, che munendosi dell‘articolo 185 del Codice della Strada ha messo in chiaro come i camper debbano, per Legge, sempre risultare equiparati alle altre categorie di veicoli, negando ogni possibilità di disporre limitazioni apposite al fine di limitarne la circolazione o la sosta.

Una significativa limitazione
Dunque, libertà di utilizzo totale nelle zone che sono espressamente riservate agli stessi, naturalmente, ma anche all’interno delle aree di parcheggio comuni, destinate ad accogliere veicoli a quattro o a due ruote, ma non per questo categoricamente inaccessibili dai camper. Gli autisti di questa categoria di mezzi di trasporto, tuttavia, devono necessariamente conoscere le eventualità che potrebbero alimentare il rischio di una sanzione amministrativa nei loro confronti.
Stando a quanto disposto dall’articolo 185 comma 2 del Codice della Strada evidenzia come la sosta del mezzo non può costituire un effettivo campeggio quando il veicolo non poggia sul suolo destinato ad ospitarne la sosta prolungata (ovviamente tranne che con le ruote). A fare chiarezza, munendosi della sentenza emessa dal Tar del Capoluogo toscano è Brocardi.it.