Bollo auto, da ora paghi la metà con il CRS: presenta questo foglio all’Aci ed è automatico | Sono obbligati a farti lo sconto

Illustrazione del bollo auto

Illustrazione del bollo auto (Freepik foto) - www.vehiclecue.it

Un ottimo sistema per risparmiare sui servizi accessori correlati all’automobile. E’ sufficiente esibire questa documentazione

L’automobilista ha l’obbligo di provvedere al pagamento di una serie di tasse, anche particolarmente controverse e discusse in alcuni casi. Ne è sicuramente un perfetto esempio il bollo auto.

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Necessaria da saldare per tutti coloro i quali possiedono un veicolo che risulti essere iscritto all’interno del PRA (Pubblico Registro Automobilistico), a scatenare pareri contrastanti è il fatto che il pagamento della tassa debba avvenire indipendentemente dall’impiego dell’auto.

Ciò vuol dire che la stessa, o qualsiasi altro mezzo si detenga in proprio possesso, potrebbe restare anche ininterrottamente per 12 mesi parcheggiata all’interno del garage, senza essere impiegata minimamente, ma il pagamento dovrà sempre avvenire.

L’importo può variare in relazione a determinati fattori, quali la potenza del veicolo, che può essere espressa in CV o in kW, la classe ambientale di appartenenza del veicolo, oltre che dalla Regione di residenza, dato che si tratta di un tributo esclusivamente a carattere regionale.

Basta un’iscrizione

Sapendo che l’ASI si occupa della salvaguardia dell’intero patrimonio motoristico italiano, concentrandosi dunque sulla categoria delle vetture d’epoca, è facile comprendere come un’iscrizione del proprio veicolo a tale registro si renda necessaria, al fine di certificarne effettivamente la storicità, potendo beneficiare anche di una serie di agevolazioni in merito. Innanzitutto è importante definire che la definizione di un’automobile come storica può avvenire esclusivamente quando la stessa ha compiuto ufficialmente trent’anni dal momento della sua prima immatricolazione; elemento che deve necessariamente essere accertato attraverso documenti ufficiali emessi all’epoca dalla casa automobilista produttrice della stessa.

Inoltre, l’ASI abilita all’ingresso all’interno dei suoi registri anche le automobili “youngtimer”, ossia quelle che vantano un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, le quali hanno comunque possibilità di ottenere detrazioni e benefici dal punto di vista fiscale. Per iscriversi a tale registro, ricordiamo che è fondamentale rivolgersi alle figure intermediarie rappresentate dai club federati; per potervi accedere non servirà necessariamente possedere un veicolo dal valore storico, ma qualsiasi appassionato, anche se sprovvisto di una vettura, potrà farlo.

Auto con targa ASI
Auto con targa ASI (ASI foto) – www.vehiclecue.it

L’iter e i vantaggi a cui da accesso

Per presentare la richiesta d’iscrizione è fondamentale che all’attenzione dell’Automotoclub Storico Italiano vengano rilasciati una serie di documenti specifici, a partire dal documento di riconoscimento, in corso validità, del proprietario, o anche soltanto una copia dello stesso. Seguono una copia del libretto di circolazione e del certificato di proprietà del veicolo, oltre ai moduli di iscrizione esaustivamente compilati, allegando fotografie che rappresentino la vettura nel suo intero e nei suoi particolari.

A seguito della presentazione della domanda, in genere, il richiedente dovrà necessariamente attendere un paio di mesi prima di conseguire l’effettiva iscrizione del proprio veicolo. Per chi se lo stesse chiedendo, la quota di iscrizione necessaria da versare risulta essere pari a 41,32 euro allo stato attuale, che dovranno essere versati annualmente. In termini di benefici, gli automobilisti che possono vantare tessera ASI, conseguente alla registrazione di un veicolo al registro, potrà avere accesso a prestiti agevolati, sconti su parcheggi, noleggi, ma anche alloggi e molto di più. A scriverlo è Romano Auto.