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Niente più patenti per gli over (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Fino a quando è possibile usufruire il proprio documento per essere abilitati alla guida? Ecco cosa dice il CdS
Quando ci si pone al volante di un qualsiasi veicolo su suolo pubblico si deve necessariamente essere in possesso della patente di guida. Per possesso si intende sia il già avvenuto perseguimento, sia l’effettivo trasporto a bordo nel momento della guida.
Non è un caso che quando un soggetto venga fermato ad un posto di blocco per essere sottoposto a controlli di routine, anche non particolarmente approfonditi, la richiesta di esibire la patente sia la prima che venga pronunciata dagli agenti.
Come chi ha conseguito la propria patente sa benissimo, in quanto materiale di studio in fase di conseguimento, esistono differenti categorie di documenti, che hanno la funzione di abilitare alla guida di differenti mezzi di trasporto.
La più comune è sicuramente la categoria B, necessaria da ottenere e possedere per poter condurre automobili e ciclomotori, con limitazioni sugli stessi esclusivamente fino a 125 cc.
I limiti imposti
Se il Codice della Strada ha imposto una serie di ferree limitazioni per quanto riguarda l’età massima generalizzata oltre la quale ciascun soggetto non può più mettersi alla guida di alcuni specifici veicoli, è importante sottolineare che la soglia indicata dei 68 anni non è da prendere in considerazione per ogni differente possessore di patente, indipendentemente dalla categoria delle stesse. Infatti, le categorie A e B abilitano alla possibilità di continuare a circolare, attraverso periodici rinnovi, unicamente a patto che gli esami volti a valutare le capacità psicofisiche dei conducenti stessi risultino superati senza alcun tipo di problemi.
Le limitazioni effettive si pongono concretamente esclusivamente nei casi di possessori di patenti di categorie C o D, secondo quanto disposto dal Codice della Strada, ai sensi dell’articolo 115, tenendo conto che questi specifici documenti abilitano alla circolazione di mezzi pesanti correlati al trasporto professionali, come i camion. Per quanto concerne la patente B e le sue sottocategorie, l’età minima per il conseguimento risultano essere i 18, anche se è sufficiente aver già compiuto i 16 per poter accedere alla B1.

Come funzionano scadenze e rinnovi?
Chiaramente tutte le patenti raggiungono una data di scadenza, a seguito della quale non sarà più possibile in alcun modo circolare su strada, a meno che prima di tornare a farlo non ci si mobiliti ai fini di eseguire il rinnovo. Generalmente la scadenza della patente coincide con la data di compleanno del suo titolare e viene esplicitamente indicata all’interno del punto 4b, consultabile direttamente nel retro di ciascuna patente.
Abbiamo detto e sottolineiamo nuovamente che non esistono limiti imposti che non rendano più possibile il rinnovo e la successiva circolazione su strada dei possessori di patenti B; tuttavia, esistono delle specifiche scadenze che devono necessariamente essere rispettate. Le stesse riguardano i periodi di validità di ciascuna patente a seguito del rinnovo: perché se per i soggetti fino ai 50 anni, dal momento del conseguimento del documento, la patente possiede una durata di 10 anni, questo periodo di tempo diminuisce a 5 fino ai 70 anni, a 3 fino agli 80 e a soli 2 per i soggetti over 80. A scriverlo è Virgilio.it.