Sospensione patente, se lasci l’Italia entro 3 giorni te la cancellano | Il nuovo patto con lo Stato, solo così chiudono un occhio

Multa al posto di blocco e patente (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Un dettaglio nella riforma del Codice della Strada apre spiragli sorprendenti per chi guida con questa tipologia di patente.
Negli ultimi tempi si è parlato parecchio delle nuove regole per chi guida, con tanto di modifiche al Codice della Strada che puntano a stringere un po’ la cinghia. L’obiettivo è sempre lo stesso: mettere un freno ai comportamenti pericolosi e aumentare la sicurezza per tutti. Ma dietro le righe dei testi ufficiali, a volte si nascondono particolarità che rischiano di passare inosservate, almeno a una prima lettura.
Le sanzioni oggi non si limitano più alle solite multe o ai punti tolti dalla patente. Sempre più spesso, le autorità ricorrono a misure più incisive, come la sospensione vera e propria del documento di guida, anche se per periodi piuttosto brevi. Questo tipo di provvedimento ha un impatto diretto sulla libertà di movimento e può cambiare radicalmente le giornate di chi lo subisce.
Una cosa interessante è che non tutte le sospensioni sono uguali. Alcune dipendono dalla gravità dell’infrazione, altre da chi sei, o meglio, da che tipo di patente hai in tasca. E proprio qui, tra le varie distinzioni, spuntano delle differenze sostanziali, che rendono il sistema sanzionatorio… come dire, un po’ più flessibile per alcuni.
È in questi dettagli che emergono i punti davvero intriganti. Ci sono scenari in cui la sospensione della patente può essere evitata o, meglio, “aggirata” legalmente. Non parliamo di scorciatoie vere e proprie, ma di meccanismi che, se conosciuti, possono cambiare tutto per chi viene da fuori.
Cosa dice davvero la nuova norma
Come riporta trasportoeuropa.it, il Ministero dell’Interno ha chiarito tutto nero su bianco con la circolare n. 300/STRAD/1/0000019441.U/2025, uscita il 25 giugno 2025. Si tratta di un documento che spiega come funziona la cosiddetta sospensione breve, una misura introdotta per punire alcune infrazioni gravi, tipo l’uso dello smartphone mentre si guida o il superamento dei limiti di velocità, quando si esagera davvero.
Ma non basta commettere l’errore: ci sono condizioni precise. Il conducente dev’essere fermato sul momento, identificato subito e avere meno di venti punti sulla patente. Se invece l’infrazione viene beccata con un autovelox o da una telecamera Ztl, niente sospensione breve. È tutto legato al principio di contestualità: chi sbaglia dev’essere lì, davanti all’agente, mentre si scrive il verbale. Ma ci sono casi in cui il discorso cambia.

Una “scappatoia” legale
Il discorso cambia parecchio quando si entra nel campo delle patenti estere. E qui arriva il punto più interessante, che pochi conoscono. La circolare spiega che, in caso di sospensione breve per una patente straniera, il documento può essere riconsegnato al conducente prima del termine… a patto che quest’ultimo dichiari l’intenzione di lasciare l’Italia entro tre giorni. Sì, proprio così. Basta comunicare l’intenzione di tornare nel proprio Paese e la patente viene restituita.
Attenzione però: il diritto a guidare in Italia viene bloccato per due anni. Questo significa che se quella persona torna e guida durante quel periodo, rischia sanzioni pesanti. Ma fuori dal territorio nazionale, quella patente continua a valere. Insomma, non è una cancellazione, è più un’esclusione temporanea dal suolo italiano.