Benzina a 2.259 al litro: maxistangata carburante prima dell’esodo | Ci hanno riportati al 2022

Benzina soldi

Benzina, ecco quando servono fino a 100 euro per fare rifornimento (Canva) - VehicleCUE

L’estate è per molti sinonimo di viaggi, vacanze verso le mete desiderate, ma l’avvicinarsi dell’esodo estivo porta con sé problematiche.

La spesa per il rifornimento del proprio veicolo rappresenta una voce di bilancio non indifferente per chi decide di spostarsi in auto, specialmente quando si tratta di affrontare lunghe percorrenze per raggiungere le località di villeggiatura.

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L’aspettativa di trovare prezzi accessibili e stabili al distributore si scontra, in alcune aree del Paese, con una realtà ben diversa, capace di incidere in modo significativo e inaspettato sul budget destinato alle vacanze, trasformando un momento di relax in una fonte di stress.

Un recente episodio, vividamente raccontato da un viaggiatore che ha vissuto in prima persona questa situazione, mette in luce una condizione che sembra riportare indietro nel tempo, evocando scenari già vissuti e mai del tutto superati, in cui il costo della mobilità diventa un ostacolo. La sensazione diffusa è quella di un “déjà vu” economico che rischia di trasformare il viaggio, da momento di gioia e libertà, in un’esperienza meno piacevole e più onerosa del previsto, intaccando l’entusiasmo della partenza.

Questo contesto di prezzi elevati e, a tratti, sorprendenti per il carburante, unito ad altre problematiche infrastrutturali e logistiche che affliggono alcune regioni, dipinge un quadro complesso e a tratti scoraggiante per chi si appresta a raggiungere alcune delle mete più ambite del Paese. Un benvenuto “infuocato” attende i viaggiatori, richiedendo loro non solo preparazione economica, ma anche una buona dose di pazienza e, forse, un pizzico di ironia per affrontare le sfide che si presenteranno lungo il percorso.

Caro carburante in Calabria

La testimonianza di un turista frustrato rivela una spiacevole realtà per chi si dirige in Calabria in auto: prezzi del carburante sorprendentemente alti, con la benzina che supera i 2,25 euro al litro, la costante assenza di pompe self-service funzionanti e una rete stradale punteggiata da lavori in corso interminabili. Questo quadro si aggrava ulteriormente con l’imminente aumento dei pedaggi autostradali.

La narrazione di un lettore che si definisce un “turista arrabbiato” , come riportato da LaCnews, dipinge un quadro vivido e, purtroppo, amaro dell’esperienza di viaggio. “Benvenuti in Calabria,” inizia il suo racconto, con una nota di ironia. “Questa terra rimane sempre meravigliosa, ma chi arriva in vacanza, anche per un breve weekend al mare, sembra venga scambiato per un miliardario saudita.” Il riferimento è chiaro: i costi di viaggio sono diventati proibitivi.

Benzina pieno
Benzina (Canva) – www.vehiclecue.it

Il fatto

Il focus si sposta rapidamente sul rifornimento. “Voi che avete avuto l’idea un po’ folle di attraversare l’Italia in auto per raggiungere il Sud,” avverte, “dovete prestare molta attenzione al… pieno!” La sua esperienza diretta in una stazione di servizio sull’A2, dopo Cosenza, è emblematica: la benzina costa 2,259 euro al litro, e il diesel non è da meno, a 2,159 euro. Ma il vero “colpo” arriva con la scoperta che le pompe self-service sono “fuori uso”, costringendo tutti al servito, con un aggravio inevitabile sui costi. “Una tassa sulle vacanze,” la definisce, con nessuno che sembra protestare, poiché la necessità di proseguire il viaggio prevale su tutto.

Questa situazione è solo un “piccolo assaggio dell’estate”, un “souvenir amaro” all’ingresso in Calabria. A peggiorare il quadro, dal primo agosto aumenteranno i pedaggi autostradali, un’ulteriore spesa su una rete viaria che, in alcuni tratti, è descritta con sarcasmo come “progettata da Escher e asfaltata da un gruppo di archeologi in sciopero”, con i lavori tra Cosenza e Lamezia che sembrano “infiniti” e durano da quarant’anni.