Traghetti, da oggi nuova TASSA turistica: se hai già comprato il biglietto ti tocca l’integrazione | PAGA o ti lasciano a terra

Traghetto e soldi (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Scattano i i nuovi costi per chi viaggia verso queste isole: cambiano le regole anche per chi ha già il biglietto.
Ogni estate, il richiamo di queste isole è impossibile da ignorare. Diventano meta di un flusso continuo di viaggiatori in cerca di mare turchese, tramonti da cartolina e villaggi dal fascino antico. I traghetti pieni zeppi, le crociere che sembrano città galleggianti… insomma, un via vai continuo.
Ma tutto questo splendore ha un prezzo, anche se spesso non lo si nota subito. Le infrastrutture locali faticano a stare al passo con le orde di visitatori, specie nei mesi più affollati. E mentre ci godiamo l’ombrellone, chi vive lì tutto l’anno si trova a dover gestire problemi non da poco: traffico, rifiuti, servizi sotto pressione. È un equilibrio delicato, che rischia di spezzarsi.
Chi sceglie di arrivare via mare spesso passa poche ore in ciascun posto. Giusto il tempo di una passeggiata, qualche foto e un souvenir. Il risultato? Pochi benefici per le comunità locali, che vedono passare migliaia di persone senza un reale ritorno economico. Anzi, spesso resta solo il caos.
Per questo motivo – e anche per altro, a dirla tutta – le autorità stanno rivedendo un po’ di cose. C’è un bisogno crescente di trovare un nuovo equilibrio tra turismo e territorio. Non solo per proteggere le isole, ma anche per fare in modo che il turismo, che resta fondamentale per l’economia, sia più sostenibile. Ed è proprio in questo contesto che arriva la novità.
Un particolare tipo di turismo
Negli ultimi anni è aumentata la presenza di viaggiatori “mordi e fuggi”, attratti più dal numero di tappe che dalla qualità dell’esperienza. Questo modello rischia di svuotare le isole del loro carattere autentico, trasformandole in semplici comparse di un viaggio veloce e superficiale.
E poi, c’è la questione delle risorse. Acqua, energia, smaltimento dei rifiuti: tutto viene messo a dura prova nei mesi estivi. Una gestione disorganizzata può danneggiare non solo l’ambiente, ma anche la qualità della vita per chi abita stabilmente in questi luoghi. Da qui nasce l’esigenza di nuove soluzioni che regolino meglio l’accesso e l’impatto dei flussi turistici.

Nuove tariffe per chi viaggia in nave
Come riporta Rsi, dal 1° luglio chi arriva in Grecia con le navi da crociera o si sposta tra le isole con i traghetti deve fare i conti con una nuova tassa turistica. A dirla tutta, non è bassissima: si parla di 20 euro a persona per chi sbarca a Santorini o Mykonos, le due isole più gettonate. Per tutte le altre, la cifra scende a 5 euro. E c’è di più: anche chi aveva già preso il biglietto prima dell’introduzione del provvedimento deve pagare. Sì, c’è da fare un’integrazione obbligatoria, altrimenti – letteralmente – si resta a terra.
Il governo stima di incassare circa 50 milioni l’anno grazie a questa misura. I fondi raccolti saranno utilizzati per ammodernare i porti, molti dei quali non sono pensati per gestire questi volumi di traffico. L’obiettivo ufficiale è rendere più efficiente l’accoglienza e migliorare i servizi, anche se – va detto – c’è chi sostiene che la mossa serva più a far cassa che a limitare l’afflusso delle grandi navi. Del resto, con il 20% del PIL greco legato al turismo, fermare davvero le crociere sembra poco probabile.