In debito di un caffè: da oggi scatta subito il fermo amministrativo | La legge strozzina delle Entrate

Fermo amministrativo

Fermo amministrativo (Canva-Comune di Modena foto) - www.vehiclecue.it

Stretta senza precedenti nei confronti degli automobilisti. Impossibilitati nell’impiego del proprio veicolo: cosa succede?

Gli enti della pubblica amministrazione hanno facoltà totale di imporre delle severe disposizioni nei confronti dei conducenti e dei propri veicoli. La più inflessibile è probabilmente il fermo amministrativo.

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Questa eventualità si verifica nei casi in cui l’automobilista debba necessariamente saldare delle multe precedentemente comminategli, non abbia provveduto al pagamento del bollo auto o simile situazioni circa inadempienze finanziarie.

Quando ne consegue è che, nel caso in cui gli enti preposti, tra i quali spiccano l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, decidano di applicare un fermo, il conducente non potrà più utilizzare la propria automobile per effettuare spostamenti, almeno fino a quando i pagamenti non risulteranno ultimati.

Quanto ne consegue è che, pur restando iscritto al PRA, il veicolo non può in alcun modo essere impiegato su strada (pena una salata ammenda, oltre al rischio di sequestro), né può essere soggetto alla rottamazione o alla vendita a terzi.

Limiti ferrei per i guidatori

Il fermo auto può essere applicato esclusivamente nel caso in cui l’agente di riscossione si mobiliti affinché il soggetto inquisito riceva una cartella esattoriale, seguita da una notifica di pagamento, al cui interno verrà stabilito un tempo limite massimo, che generalmente non supera i 120 giorni successivi al ricevimento della stessa, entro cui dovrà necessariamente procedere a saldare le somme dovute. Se ciò non dovesse avvenire entro le tempistiche delineate, ecco che il soggetto si vedrà recapitato anche un preavviso di fermo.

Ricapitolando brevemente, anche grazie alle informazioni dettagliate fornite da Money.it in merito, il fermo amministrativo figura come perfettamente valido esclusivamente nei casi specifici in cui il contribuente riceve la notifica relativa alla cartella esattoriale e del successivo preavviso di fermo se le cifre dovute non sono state versate, che concede al soggetto 30 giorni ulteriori di tempo, entro i quali dovrà necessariamente preoccuparsi di saldare definitivamente il debito.

Agenzia delle Entrate
Agenzia delle Entrate (Shutterstock foto) – www.vehiclecue.it

Una circostanza controversa

Non è, tuttavia, da escludere la possibilità che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione si mobiliti disponendo anche un fermo amministrativo illegittimo, che non rappresenta esclusivamente un atto esecutivo, bensì inflittivo, al fine di stringere la situazione del contribuente, obbligandolo a pagare per poter cominciare a riutilizzare la propria automobile a pieno regime. L’illegittimità, secondo quanto dispone la Legge, si materializza nel caso in cui il fermo amministrativo da a riguardare l’unica automobile nella disponibilità di un intero nucleo familiare per colpire esclusivamente un soggetto dello stesso, magari colui che impiega lo stesso veicolo per recarsi verso il proprio posto di lavoro.

Non un esempio casuale, perché, stando sempre a quanto sottolineato da Money.it, esiste una sentenza specifica che dispone l’illegittimità della circostanza. Il medesimo discorso vale quando l’auto sottoposta al fermo viene impiegata per il trasporto di persone disabili, indipendentemente se l’acquisto sia avvenuto già usufruendo delle agevolazioni conseguenti alla legge 104, oppure la disabilità si sia presentata successivamente all’acquisto, rendendo egualmente impossibile l’applicazione del fermo amministrativo.