RINNOVO – Se soffri di Osas non hai scampo: patente nel cestino per sempre | Scatta la sospensione da protocollo ministeriale

Patente e rinnovi (Canva-ACI foto) - www.vehiclecue.it
Hai bisogno di rinnovare la tua patente? Potrebbe essere sufficiente avere questo disagio per impedirti di proseguire l’iter
Ciascun automobilista si troverà inevitabilmente costretto a procedere al rinnovo della propria patente di guida, qualora avesse intenzione di continuare a condurre il proprio mezzo in piena legalità.
Si tratta, infatti, di una pratica che dovrà essere obbligatoriamente eseguita, a meno che, ovviamente, non ci sia più volontà, necessità o possibilità di continuare a guidare.
I conducenti devono attenersi alle scadenze generali indicate dal Codice della Strada, che impongono l’obbligatorietà di procedere al rinnovo ogni tot anni, relativamente all’età del conducente, oltre che alla tipologia di patente precedentemente conseguita.
Pensiamo, ad esempio, ai possessori di patenti B. Nel caso in cui il conducente abbia meno di 50 anni, dovrà provvedere al rinnovo ogni decade, tempistica che diminuisce ad ogni quinquennio per i conducenti di età compresa tra i 51 e i 70. Oltre i 70 e fino agli 80 l’obbligo sussiste ogni 3 anni, abbassandosi a 2 quando si superano gli 80.
Come bisognerà procedere?
I soggetti che presentano un’invalidità accertata devono sempre assicurarsi di procedere al rinnovo della propria patente dichiarando la patologia o il disturbo certificatogli. In caso contrario, gli stessi rischierebbero di trovarsi in una situazione molto annosa, in primis per sé stessi, ma anche per tutti gli altri fruitori dei medesimi tratti stradali.
Non sono purtroppo pochi i furbetti che scelgono di omettere il discorso relativo alle proprie disabilità quando si recano dal medico che si occuperà del rinnovo del loro tesserino di guida, ma dichiarare del falso all’interno dell‘autocertificazione volta ad abilitare il rinnovo, può condurre l’automobilista anche alla probabilità di incorrere in risvolti penali, che partono dal pagamento di una sanzione pecuniaria, non di certo leggera, sino alla possibilità di reclusione in carcere.

Limitazioni per questi soggetti
Per questo, l’iter più opportuno da seguire è quello di indicare la propria disabilità, così da farsi valutare accuratamente da una Commissione Medica Locale, con il compito di definire l’idoneità o meno alla guida. Si procederà, dunque, con l’esame dei soggetti candidati al rinnovo della patente quando ci sono dei casi potenzialmente capaci di compromettere l’idoneità alla guida, come la presenza di invalidità, malattie o mutilazioni.
Lo stop netto da parte della Commissione, senza possibilità neppure di trattare un ipotetico rinnovo, ma anche emissione, della patente di guida avviene in presenza di patologie vascolari periferiche a carico dell’automobilista, del già avvenuto impianto di un defibrillatore cardiovascolare da parte del conducente stesso, nei casi in cui il soggetto presenti insufficienza cardiaca di classe III e IV NYHA o altre patologie quali diabete mellito con frequenti ipoglicemie, ma anche per tutti coloro i quali sono soliti soffrire delle così dette OSAS, acronimo che indica la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno. A riportarlo è LAutoscuola.net.