Posto di blocco: “è la seconda volta in un anno, inammissibile”, 8.000€ di multa e fermo amministrativo | Ti devi vendere l’auto

Posto di blocco

Posto di blocco (Freepik foto) - www.vehiclecue.it

Sanzioni sempre più severe nei confronti degli inosservanti. La Legge non ci va più leggera. Il salasso è dietro l’angolo

Quando ci si trova dinnanzi ad un posto di blocco, la reazione che inizialmente un automobilista, specie alle prime armi, potrebbe avere è quella di una mancanza di calma e lucidità.

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Ma sono proprio queste le basi fondamentali sulle quali si sviluppa un controllo, nient’altro che un’ordinaria verifica di routine, che andrà via in modo liscio, se le indicazioni dei militari preposti verranno rispettate.

Infatti, ad occuparsi dello svolgimento, nonché della precedente organizzazione, dei posti di blocco sono appartenenti alle forze dell’ordine, intercambiabili tra Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale, Guardia di Finanza e non solo.

La prima richiesta generica ad ogni vettura controllata riguarda la presentazione da parte del guidatore dei documenti necessari ad abilitare alla guida, ossia patente, libretto e certificato di assicurazione, richiesta che può essere seguita da altri controlli, più o meno approfonditi.

Un obbligo necessario da adempiere

Nel corso del posto di blocco è fondamentale che i militari in servizio accertino l’effettuazione, che dovrà già esser precedentemente avvenuta, anche della revisione auto. Tutti i possessori di veicoli di recente immatricolazione dovranno rispettare il limite imposto, pari a entro 4 anni dalla data di immatricolazione; successivamente, l’obbligo di effettuazione della revisione auto sussisterà ogni due anni.

La procedura in sé non pare di certo complessa o eccessivamente dispendiosa in termini di tempo; saranno sufficienti circa 30 minuti per procedere alla verifica approfondita delle componenti della loro interezza, specie nel caso in cui la procedura dovesse articolarsi senza riscontrare problematiche di alcun tipo. E nel caso in cui questa procedura non dovesse essere svolta entro la data di scadenza indicata? Il conducente può andare incontro ad una serie di rischi, sotto il punto di vista sanzionatorio, estremamente severi, poiché sorpreso a commettere una grave violazione rispetto ad uno dei principali dogmi del Codice della Strada.

Revisione auto
Revisione auto (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Le possibili conseguenze

La sanzione economica prevista dallo stesso CdS – articolo 80 – varia considerevolmente tra il suo minimo e il suo massimo, ponendo il limite inferiore a 169 euro e quello superiore ad addirittura 7.953 euro. Ma è opportuno specificare che esistono differenti gradi di applicazione della sanzione pecuniaria. Se il conducente viene sorpreso a circolare in assenza di una revisione valida, i militari in servizio potranno procedere a comminare una sanzione compresa tra i 169 e i 679 euro già nel giorno immediatamente successivo alla data di scadenza, con possibilità di raddoppio dell’ammenda in caso di recidiva.

Nel caso in cui, nonostante la sanzione già inflitta, si decida di procedere egualmente alla circolazione, sprovvisti di revisione effettuata, il limite di sanzione pecuniaria previsto dalla legge aumenta sino ai 1.957 euro, ai quali si aggiunge anche un fermo amministrativo del veicolo per almeno 90 giorni.  Se il conducente dovesse avanzare una falsa dichiarazione circa l’avvenuta revisione, lo stesso sarebbe esposto al rischio di ricevere una sanzione fino a 1.682 euro; stessa sorte toccherà al centro revisionistico colpevole di aver fornito la documentazione fasulla, potenzialmente soggetto ad una sanzione massima pari a 1.695 euro. Lo scrive MiaCar.it.