ELETTRICO SOSTENIBILE – È italiano il nuovo motore magnetico: zero terre rare | Riciclabile all’infinito, addio Cina

Motore elettrico

Motore elettrico progettato in Italia (Canva foto) - www.vehiclecue.it

Zero terre rare, tutta innovazione: l’Italia firma un motore elettrico riciclabile, la svolta nel settore automotive.

Quando si parla di sostenibilità nei trasporti, il dibattito si concentra spesso su batterie e infrastrutture. Tuttavia, c’è un elemento meno discusso ma altrettanto cruciale: i motori elettrici. Il loro impatto ambientale non si limita al consumo energetico, ma si estende ai materiali utilizzati nella produzione, in particolare le terre rare.

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Questi elementi sono fondamentali per i magneti dei motori attuali, ma la loro estrazione ha costi elevati e gravi implicazioni ecologiche.

La maggior parte dei veicoli elettrici oggi utilizza motori síncroni a magneti permanenti, scelti per la loro alta efficienza e per la capacità di massimizzare l’autonomia. Tuttavia, questa tecnologia si basa proprio su quei materiali critici che l’industria vorrebbe superare.

I magneti al neodimio o samario, ad esempio, sono difficili da riciclare e provengono quasi esclusivamente da paesi che ne controllano rigidamente l’estrazione e la vendita.

Il settore automotive alla ricerca di soluzioni alternative

Di fronte a questi limiti, cresce l’interesse per soluzioni alternative. Alcune aziende hanno tentato approcci con motori asincroni o con sistemi di eccitazione esterna, ma i risultati in termini di prestazioni e affidabilità non sempre hanno convinto. La vera sfida è conciliare efficienza, costi contenuti e indipendenza da materie prime rare, mantenendo uno standard industriale elevato.

In questo scenario, l’Europa guarda con attenzione alle innovazioni che possono riportare la produzione di componenti chiave nel continente, riducendo la dipendenza da forniture esterne. Ed è proprio da qui che arriva un progetto destinato a riscrivere le regole del settore.

Motore
Motore elettrico creato in Italia (Canva foto) – www.vehiclecue.it

Verso una tecnologia pulita e autonoma

Il gruppo industriale Green Silence Group, formato da Settima Meccanica, Motive e Spin, ha sviluppato un motore elettrico senza terre rare che sfrutta un principio ben noto ma finora trascurato: la riluttanza commutata. Il progetto, tutto italiano, propone un’architettura che elimina la necessità di magneti permanenti, puntando su un rotore privo di corrente elettrica e basato sulla configurazione alternata di ferro-silicio e aria.

Questa soluzione, spiegano i progettisti, consente una produzione interamente europea, un costo inferiore e un riciclo completo dei materiali. Come riporta Hibridosyelectricos, il motore Spinrel sviluppato da Spin ottimizza il flusso magnetico senza bisogno di alimentare il rotore, migliorando la durata e l’affidabilità. Il risultato è un motore adatto a molteplici impieghi: dai veicoli industriali fino ai robot umanoidi, garantendo al tempo stesso silenziosità e bassi consumi. Una svolta che potrebbe liberare l’Europa dalla dipendenza dalla Cina nella filiera dell’elettrico.