DISASTRO ELETTRICHE – Ricariche vietate da casa: se non hai una colonnina vicino la puoi rivendere | È inutilizzabile

Macchina elettrica e colonnine (Canva-Shutterstock foto) - www.vehiclecue.it
Una questione indubbiamente delicata colpisce a gamba tesa tutti i fruitori di auto elettriche. Ricaricarle è diventato impossibile
Contraddistinte da una popolarità sempre crescente, le auto elettriche rappresentano realmente la nuova frontiera dell’automotive globale, per via di una serie di vantaggi presentanti rispetto ai classici veicoli a combustione.
A partire proprio dalla riduzione delle emissioni inquinanti di gas serra, anidride carbonica in parte preponderante, in grado di produrre effetti irreversibili, causando l’effetto serra e portando all’aumento delle temperature.
Ma anche parlando dell’esperienza di guida in sé, è possibile sottolineare più di qualche beneficio a vantaggio dei conducenti. Ad esempio, i costi manutentivi e di gestione risultano essere ridotti.
Sono in grado di offrire una guida decisamente più silenziosa, rendendosi ideali per la circolazione notturna anche in zone densamente trafficate. Ovviamente, è opportuno considerare anche il rovescio della medaglia…
Conducenti alle prese con l’ennesimo disagio
La problematica che sta riguardando un numero sempre più elevato di consumatori è quella relativa alla mancanza di colonnine di ricarica, il cui numero non risulta essere di certo sufficiente per l’interezza di coloro che dovrebbero, invece, averne a disposizione. Inoltre, c’è anche da considerare l’annosa questione dei costi di ricarica, sempre più vertiginosamente in crescita.
Quanto ne consegue è che, ovviamente, i proprietari di veicoli elettrici, che hanno assoluta necessità di ricaricare la batteria per poter continuare ad impiegare il proprio mezzo, si affidano ad ogni tipologia di metodo possibile. In Spagna, per esempio, come riportato proprio dal quotidiano iberico El Debate, in molti si sono adoperati attraverso uno stratagemma che presenta un sacco di “controindicazioni“, estremamente pericoloso e sconsiderato, potenzialmente sanzionabile anche dalla Legge.

Un gesto “della disperazione”
Alcuni automobilisti, a partire dalle strade della Capitale Madrid, cercano miratamente un posto auto che risulti essere davanti al proprio portone di casa o sotto al proprio balcone, così da impiegare una prolunga dall’abitazione, direttamente verso la vettura che si trova parcheggiata su strada. Ma pensate soltanto a quanto una prolunga casalinga, ideale per la ricarica di piccoli dispositivi, possa resistere dovendo sostenere il peso di una batteria a litio come quelle montanti nelle auto elettriche.
Il rischio concreto è di mandare in cortocircuito l’intero sistema, producendo una bruciatura, dunque un’inefficienza, nelle funzionalità del cavo e rischiando di trascinare la situazione in danni decisamente più seri. Inoltre, le forze di polizia inquadrano un simile gesto come una violazione dell’occupazione delle strade pubbliche, con conseguente sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra i 90 e i 200 euro. E se per colpa di un gesto tanto sconsiderato, terze persone o beni altrui rischiassero di farsi male?