ADDIO ZTL – Ora entri anche con un naftone dell’82: rinuncia alla privacy e circoli ovunque | Firma la richiesta

Zona a Traffico Limitato (Shutterstock foto) - www.vehiclecue.it
Inversione drastica rispetto alle disposizioni relative alle ZTL. Chiunque potrà entrarci liberamente; ecco la clamorosa proposta
Le ZTL, acronimo di Zone a Traffico Limitato, sono specifiche aree all’interno delle città nelle quali vigono specifiche limitazioni relative ad una o più determinate categorie di veicoli.
Si tratta di zone disposte espressamente al fine di ridurre il traffico, con il conseguente inquinamento acustico, oltre che l’emissione di gas inquinanti nell’atmosfera.
Generalmente, ad essere interessati da tali limitazioni sono i centri storici, le aree pedonali e più in generale tutte quelle zone densamente frequentate che offrono un significativo patrimonio dal punto di vista storico, potenzialmente intaccabile proprio dalle sostanze inquinanti.
Spostandoci invece a parlare dei veicoli, quelli soggetti a restrizioni risultano essere, usualmente, gli appartenenti a classi energetiche non propriamente in grado di fornire una percorrenza priva di gas di scarico e inquinamento.
Un cambiamento impronosticabile
La scatola nera, invece, consente anche alle autovetture che risultano essere maggiormente datate e potenzialmente in grado di inquinare maggiormente di accedere alle Zone a Traffico Limitato, che come detto sono contraddistinte da differenti restrizioni. In particolare, questa possibilità è attiva già grazie all’impiego del sistema Move-In, presente in Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto.
A dirla tutta, anche l’Amministrazione Comunale di Roma sta procedendo con valutazioni in merito, ipotizzando l’opzione che possa condurre al monitoraggio di accessi e uscite dalle ZTL attraverso una scatola nera; la proposta che sta ricevendo maggiore riscontro sarebbe quella di una limitazione esclusivamente a 60 accessi liberi, con possibilità di percorrenza da 600 a 4.000 km complessivi annualmente, nel corso dell’annata, limite che ovviamente varierà in base al veicolo e alle sue capacità inquinanti.

Le efficaci funzionalità
La scatola nera, infatti, viene montata sulle auto per svolgere una funzione analoga a quella di un vero e proprio registratore di dati di bordo; parliamo, dunque, di un dispositivo le cui capacità sono in grado di rivelarsi fondamentali alla registrazione, memorizzazione e trasmissione dei dati, l’interezza dei quali giungono a riguardare gli spostamenti del veicolo e i differenti eventi critici che ne hanno riguardato la storia. Per questo, le scatole nere risultano essere dispositivi di importanza fondamentale anche per le compagnie assicurative, che potranno riavvolgere la storia del veicolo, ad esempio, in caso di incidenti stradali e ricostruire con facilità l’avvenimento.
Ciò può, altresì, giocare a vantaggio delle autorità competenti, allo stesso modo, per determinare le cause alla base di incidenti stradali. Secondo quanto riporta NewsAuto.it, infine, le scatole nere possono essere installate su tutte le auto appartenenti ad ogni differente classe inquinante, dalla Euro 0 alla Euro 5, essendo capaci di svolgere un’attività di monitoraggio precisa anche relativamente ad ogni spostamento avvenuto in città e ad ogni singolo chilometro percorso all’interno di una Zona a Traffico Limitato.