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Patente (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti foto) - www.vehiclecue.it
Il panorama delle patenti di guida in Europa è destinato a subire profonde trasformazioni nei prossimi anni.
La patente di guida è molto più di un semplice documento: è una chiave per la mobilità, l’autonomia e, per molti, un requisito fondamentale per il lavoro e la vita quotidiana. Per questo motivo, ogni cambiamento nella normativa che la regola suscita sempre grande interesse e dibattito.
L’Unione Europea, consapevole di questa centralità, sta lavorando a una serie di riforme che avranno un impatto su milioni di automobilisti nei prossimi anni.
Le direttive europee mirano a uniformare e modernizzare le regole in tutti i Paesi membri, introducendo novità sul fronte della digitalizzazione, della durata del documento e delle condizioni per il suo conseguimento e rinnovo. Questi cambiamenti sono pensati per aumentare la sicurezza sulle strade, facilitare la mobilità transfrontaliera e adattare la normativa alle nuove esigenze della società.
Le discussioni e gli accordi raggiunti a livello comunitario preludono a un futuro in cui la patente sarà non solo più tecnologica, ma anche soggetta a regole più flessibili per alcune fasce d’età e più stringenti per altre, in particolare per i neopatentati. Un’attenzione specifica è rivolta anche alle categorie di automobilisti che necessitano di un monitoraggio più frequente delle proprie condizioni di salute, garantendo che tutti coloro che guidano siano idonei e sicuri.
Nuove patenti europee: digitalizzazione e validità estesa
L’Unione Europea si appresta a introdurre importanti novità nella normativa sulle patenti di guida, con l’obiettivo di modernizzare e uniformare le regole tra gli Stati membri. Le principali modifiche, concordate il 25 marzo dal Consiglio e dal Parlamento UE, includono:
Patente digitale dal 2030: Tutti i cittadini europei potranno ottenere una patente in formato digitale, integrata nel portafoglio europeo dell’identità digitale. Questo documento virtuale sarà riconosciuto in tutti i paesi dell’UE, ma i conducenti avranno comunque la possibilità di richiedere una versione fisica.
Validità estesa a 15 anni: Sia il formato cartaceo che quello digitale avranno una validità di 15 anni per le patenti di categoria AM, A1, A2, A, B, B1 e BE, salvo eccezioni nazionali. Se la patente viene utilizzata anche come documento di riconoscimento, la durata sarà ridotta a 10 anni. Le categorie C, CE, C1, C1E, D, DE, D1 e D1E, invece, dovranno essere rinnovate ogni 5 anni.

Novità per giovani e neopatentati, con eccezioni nazionali
La direttiva introduce anche specifiche disposizioni per diverse categorie di automobilisti: Guida a 17 anni con accompagnatore: Sarà possibile conseguire la patente B o C già a 17 anni (con codice UE 98.02). Tuttavia, fino al raggiungimento della maggiore età, la guida sarà consentita solo in presenza di un accompagnatore che soddisfi precisi requisiti: avere almeno 25 anni, essere in possesso da almeno cinque anni di una patente valida per la stessa categoria, non aver subito sospensioni della patente negli ultimi cinque anni e non avere precedenti penali legati a violazioni del codice della strada.
Regole più severe per i neopatentati: Il periodo di prova per chi ha appena ottenuto la patente sarà di due anni, durante i quali verranno applicate sanzioni più severe in caso di guida sotto l’effetto di alcol o droghe. L’UE mira anche a standardizzare le modalità di valutazione medica per il rilascio e il rinnovo della patente. Gli Stati membri potranno decidere di non rendere obbligatorio l’esame medico per alcune categorie (AM, A, A1, A2, B, B1 e BE), sostituendolo con un modulo di autovalutazione o con un sistema nazionale di monitoraggio.