UFFICIALE PATENTE – dal 19 giugno obbligatorio il VAT: scarica l’app e associa il tuo smartphone | Lo chiedono a tutti

Il mercato dell'usato conquista tutti (Freepik foto) - www.vehiclecue.it
Se possiedi questo dispositivo devi averlo necessariamente associato al tuo smartphone. Se ti sorprendono senza, sono guai!
Il progressivo processo di digitalizzazione ha condotto a mutamenti significativi rispetto alle pratiche abitudinarie che ciascuno di noi è solito svolgere nella propria quotidianità.
L‘utilizzo della patente, indispensabile per chi ha necessità costante di muoversi dalla propria abitazione per motivi di studio, lavorativi e così via, è stato sicuramente colpito in modo determinante, parlando di digitalizzazione.
Infatti, sebbene il formato cartaceo resti il preferito degli automobilisti, esiste la possibilità di avvalersi di una versione totalmente elettronica della propria patente di guida, perfettamente valevole.
Per accedervi sarà necessario affidarsi all’applicazione IO, app dei servizi pubblici italiani, e dopo aver effettuato l’autenticazione attraverso CIE o SPID sarà possibile utilizzarla a pieno regime, anche su strada.
Pronti alla drastica modifica
Il colosso cinese nel mercato dei droni consumer, il celebre DJI, è pronto ad introdurre una significativa innovazione proprio all’interno del segmento. Dominante il mercato globale, dato il possedimento del 70% e più delle quote complessive, a partire dalla data del 19 Giugno 2025 procederà all’implementazione di una nuova policy, nel sistema di gestione degli account, che sarà in grado di produrre un determinante cambio di rotta.
Ad annunciarlo è stata proprio la stessa DJI Support, usufruendo dei propri canali ufficiali; l’azienda ha stabilito che, successivamente alla data indicata, la possibilità di effettuare operazioni di rebinding, unbinding e binding dei droni potrà avvenire soltanto su richiesta o approvazione da parte del titolare dell’account che all’origine risultava associato ai droni consumer. La motivazione? Anche questa è stata resa pubblica da DJI, che ha sottolineato la necessità di garantire la sicurezza degli account, anche relativamente a dispositivi “coinvolti in transazioni di seconda mano“.

Una pratica sconosciuta ai più
Ma quando vengono introdotti concetti come “rebinding” è fondamentale capire ciò di cui si sta parlando. Al momento dell’attivazione di ciascun drone, gli stessi vengono associati, usufruendo dell’applicazione mobile DJI Fly o DJI Pilot 2 (nel caso dei consumer la prima); si tratta del binding, operazione che deve inevitabilmente essere ripetuta quando il drone subisce un trasferimento o una vendita ad una terza persona. La ripetizione del processo, che prevede il login di un account sul proprio dispositivo, è nota come rebinding.
In assenza di una procedura simile, il drone non avrebbe possibilità di muoversi e di operare usufruendo di libertà piena, ma essendo, al contrario, soggetto ad una serie di stringenti limitazioni. E se il legittimo proprietario del drone, prima del trasferimento, non dovesse risultare raggiungibile? E’ stata disposta una precisa procedura di emergenza da DJI, che prevede l’impiego di un modulo online; una volta compilato, tuttavia, bisognerà comunque attendere la risposta positiva da parte del titolare dell’account in origine, oppure l’azienda non potrà essere abilitata a fornire assistenza. A riportarlo è il sito Quadricottero.it.