ULTIM’ORA SANITÀ – Aria condizionata auto, obbligatoria nuova ispezione in officina: vietato premere il pulsante | Ti muffiscono i polmoni

Climatizzatore auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

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Scatta l’obbligo di controllo per l’aria condizionata in auto: non basta più premere un pulsante, serve una sanificazione certificata.

D’estate, appena entri in macchina, la prima cosa che fai è… schiacciare quel benedetto tasto del climatizzatore. Fa caldo, si suda, e l’unico pensiero è rinfrescarsi. Ma, a pensarci bene, quanto ne sappiamo davvero di quello che ci stiamo sparando addosso dall’impianto dell’aria? Cioè, sì, sembra pulita, fresca, ma siamo sicuri che lo sia davvero?

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Molti ancora credono che girare coi finestrini abbassati sia più naturale, più sano, che “così respiri aria buona”. Ma se ne parli con un meccanico o un tecnico dell’auto, ti dice subito che non è proprio così. Anzi, spesso è il contrario. L’aria che entra da fuori non è proprio il massimo, specialmente in città o in mezzo al traffico.

Poi c’è un altro dettaglio che dimentichiamo tutti: la manutenzione del climatizzatore. Non parlo solo di caricare il gas ogni tanto. Intendo proprio pulire, disinfettare, cambiare i filtri. Perché in quei condotti si forma di tutto: umidità, muffa, batteri. Soprattutto se, come spesso capita, l’aria condizionata non si accende mai in inverno. E allora sì, quando la riaccendi a giugno, ti prendi tutto il “cocktail” in faccia.

E poi diciamolo: tenere i finestrini aperti in strada è come invitare smog, polveri, e schifezze varie a farsi un giro in auto con te. Micro-particelle dai freni, residui degli pneumatici, e chi più ne ha più ne metta. Tutto quello che c’è sull’asfalto, grazie alla velocità e al vento, finisce dritto dentro l’abitacolo. E respirarlo non fa certo bene.

I fastidi dell’aria condizionata

Un altro aspetto che spesso sottovalutiamo è il modo in cui il nostro corpo reagisce ai cambiamenti di temperatura dentro l’auto. Un getto d’aria fredda diretto può sembrare piacevole, ma se si è sudati o accaldati, può creare sbalzi termici fastidiosi. Dolori cervicali, raffreddori improvvisi e perfino piccole infiammazioni sono all’ordine del giorno. E magari non ci si pensa subito, ma il problema arriva dopo qualche ora.

E non dimentichiamoci dei più piccoli. I bambini, ad esempio, sono molto più sensibili alla qualità dell’aria e agli sbalzi termici. Se viaggiano spesso in auto, con finestre aperte o con l’aria condizionata sporca, rischiano di sviluppare sintomi respiratori o allergie. Quindi no, non è solo una questione di comfort. È proprio una questione di salute.

Revisione auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Revisione auto (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

La nuova disposizione che riguarda le officine

Ecco perché da ora in poi non si potrà più accendere il climatizzatore così, alla leggera. È scattato un nuovo obbligo in Grecia: prima di usarlo, l’auto dovrà passare da un’officina per un controllo tecnico e una sanificazione completa. Niente più aria “al profumo di funghi”.

Come riporta Car & Motor, la normativa è stata introdotta per ridurre il rischio di problemi respiratori causati da muffe e microrganismi che si annidano nell’impianto. Le officine dovranno effettuare una pulizia certificata e verificare lo stato dei filtri. Se non è tutto a posto… niente aria condizionata. E no, non puoi farlo da solo col classico spray profumato del supermercato. Serve un lavoro fatto come si deve.