TERRORE ACQUASCOOTER – Imboscate della Guardia Costiera: perdi 1000€ in un colpo solo | Perché nessuno è a norma

Guardia costiera e multe

Guardia costiera e multe (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

L’attività della Capitaneria di Porto, con l’estate sempre più vicina, ha subito una netta intensificazione. Il bersaglio sono proprio loro

Il compito di garantire la sicurezza nel corso della navigazione e di vigilare sull’interezza delle attività che vengono svolte in mare o presso i porti spetta esclusivamente alla Capitaneria di Porto.

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Stiamo parlando di un organo periferico della Guardia Costiera, la cui priorità è quella di svolgere controlli ispettivi, come dei veri e propri posti di blocco, sulle imbarcazioni, sui carichi e sul grado di sicurezza presente a bordo.

Un vero e proprio ruolo di polizia marittima, che passa attraverso vigilanza e controllo rispetto alle attività marittimo-portuali, con pieno potere di applicazione di sanzioni, nel caso in cui le norme vigenti non dovessero essere rispettate.

Nei casi di emergenza, l’apporto della Capitaneria di Porto è fondamentale. Se, per esempio, una persona o un’intera imbarcazione dovessero risultare disperse, soltanto questo apposito organo sarà in funzione di mobilitare mezzi navali e aeronavali per procedere alle ricerche.

Controlli serratissimi

La Capitaneria di Porto si è trovata costretta a comminare un ammontare di multe complessivamente pari ad oltre 14.000 euro nel tratto marittimo compreso tra Messina e Taormina, in Sicilia. Un vero e proprio “far west”, come titola il quotidiano locale Messina Today, che ha riportato la notizia inquadrante l’esecuzione di ben 36 verbali amministrativi rivolti a conduttori di veicoli in mare rivelatisi incuranti nei confronti delle leggi vigenti.

L’attività balneare nel tratto limitrofo a Taormina, in particolare, risulta essere già entrata nel vivo; ciò si traduce, con molta frequenza, nella necessità già immediata di azione da parte dei militari della Guardia Costiera. Le violazioni più comuni hanno riguardato illeciti rispetto al codice della navigazione, all’ordinanza balneare e ad ulteriori normative di settore. Una serie di comportamenti altamente pericolosi nell’ambito della navigazione, tra i quali il mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza e la guida sprovvista di titolo abilitativo.

Acquascooter
Acrobazia su acquascooter (Freepik foto) – www.vehiclecue.it

Pioggia di contravvenzioni

La zona corrispondente alla Riserva naturale orientata di Isola Bella, essendo contraddistinta da una serie di livelli di tutela, al fine di garantire il maggior livello di preservazione, è stata attenzionata in modo particolare, specie per quanto concerne le unità sorprese a compiere la propria navigazione, ma anche semplici soste nelle immediate vicinanze.

Sono stati ben 12 i conduttori di unità da diporto a subire contravvenzioni, oltre ai 9 casi di verbali amministrativi rivolti agli acquascooter, raggiungendo un valore complessivo pari a circa 6.000 euro. Scoperte significative anche per quanto concerne i controlli svolti a terra, che hanno condotto alla scoperta di 60 kg di pesce privo di tracciabilità, ovviamente immediatamente sottoposto a sequestro, data l’impossibilità di attestarne con chiarezza la provenienza.