MIRACOLO LAMBO – 4 giorni alla settimana in fabbrica e 12 in smart working: il colosso italiano fa il boom lavorando pochissimo | Ecco il suo segreto

Lavoratore in smart working (Freepik foto) - www.vehiclecue.it
Con questo piano di lavoro la produttività è aumentata e i lavoratori godono di un maggiore appagamento. Ecco i segreti della multinazionale
Il mondo del lavoro è stato soggetto ad un significativo ridimensionamento conseguente alla diffusione dello Smart Working, un’occasione più flessibile e vantaggiosa, per il datore o l’azienda, tanto quanto per il lavoratore, di svolgere la propria professione.
Si tratta, in parole più semplici, della possibilità per i professionisti di eseguire le proprie mansioni anche da remoto, senza recarsi direttamente sul proprio posto di lavoro, oltre che in orari diversi rispetto alle canoniche “tempistiche da ufficio“.
Un modo per conciliare in modo maggiormente appagante la vita professionale e la vita personale, pur non tralasciando l’obiettivo finale di ciascun lavoratore: il raggiungimento degli obiettivi previsti.
Se già dal periodo pre-pandemico questa eventualità ha cominciato a diffondersi, ricevendo sempre più consensi tra le parti coinvolte, è stato proprio il significativo lock-down a costringere molti allo svolgimento di attività da remoto, pur riuscendo, attraverso l’impiego di strumenti tecnologici, a portare a termine il lavoro incaricato.
Un’alternativa vantaggiosa
Tra i vantaggi inquadrati da chi ha avuto o sta avendo esperienza diretta con lo smart working vi sono, come abbiamo già accennato precedentemente, la flessibilità degli orari, ma anche la riduzione degli spostamenti, che specie nelle città più grandi produce una riduzione del traffico e del conseguente inquinamento atmosferico ed acustico.
In molti hanno anche sottolineato come svolgere la propria professione in ambienti differenti da luoghi di lavoro o uffici, come nelle proprie postazioni casalinghe, sia in grado di aumentare la produttività, dato il maggior grado di concentrazione e di elasticità garantito.

Un piano di lavoro equilibrato e soddisfacente
Il responsabile delle risorse umane, cultura e organizzazione di Lamborghini, oggi controllato dal gruppo Audi-Volkswagen, Umberto Tossini, ha rilasciato un’intervista ai taccuini del Corriere della Sera, parlando dell’innovativa organizzazione dei turni di lavoro tra i dipendenti della multinazionale nel corso della settimana ed evidenziando i risultati estremamente positivi prodotti da questa modifica. 4 giorni lavorativi alla settimana e risvolti immediatamente soddisfacenti, specie in termini di vetture prodotte sugli impianti. Una scelta dettata dall’elevato tasso di assenze, per motivi di infortunio o malattia, coinvolgenti i lavoratori, che ha già cominciato a pagare.
L’introduzione di questo sistema totalmente inedito è avvenuta già nel 2023 e a beneficiarne sono stati circa 1.400 addetti della produzione su 3.000, ossia più o meno il 70% delle unità lavorative correntemente impiegate. Lamborghini concede, inoltre, fino a 12 giorni al mese di smart-working, anche se, stando alle dichiarazioni dello stesso Tossini, la media si aggira intorno ai 5-6 mensilmente richiesti. L’equilibrio è la base per svolgere un lavoro che risulti produttivo ed adeguato; il fatto che siano gli stessi dipendenti a poter ricercare il miglior punto di equilibrio per sé stessi ha rappresentato un valore aggiunto per l’intera azienda nel corso delle ultime due annate.