BOLLO ZERO, all’ACI riescono sempre a non pagare | Sul foglio l’importo è nullo col trucchetto della targa

Bollo auto da non pagare (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Bollo auto da non pagare (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

In Italia il bollo auto resta una tassa odiata, ma c’è chi riesce a non pagare per una questione particolare legata alle targhe.

Tra le tante tasse che tocca pagare ogni anno, ce n’è una che continua a far arrabbiare milioni di automobilisti: il bollo auto. Un’imposta che arriva puntuale, spesso quando meno la si aspetta, e che molti considerano più una punizione che un dovere. C’è chi si rassegna e lo paga senza fiatare e chi, invece, lo vive come un fastidio inutile, una tassa sul semplice fatto di possedere un veicolo.

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Il punto è che il bollo, a differenza di altre spese legate all’auto, non dipende dall’uso. Anche se lasci la macchina ferma per mesi, il bollo va pagato lo stesso. E questa cosa continua a generare frustrazione. C’è una sensazione diffusa, quasi viscerale, di essere presi in giro da un sistema che pretende tanto e dà poco in cambio. Non è un caso se ogni anno ci sono migliaia di morosi.

Poi c’è la burocrazia. Pagine su pagine di moduli, scadenze da ricordare, sanzioni che partono anche solo per un piccolo ritardo. Per non parlare dei casi in cui l’auto viene venduta, demolita o esportata, ma il bollo – per qualche motivo oscuro – continua a comparire nei registri.

Il caos è tale che in molti, ormai, affidano tutto a CAF o agenzie, pur di non pensarci. E in mezzo a tutto questo disordine, c’è anche chi cerca di ingegnarsi. Alcuni cercano soluzioni alternative, si muovono nei meandri della legge, cercano regole particolari.

Una tassa assurda

Il bollo auto, diciamolo, è una di quelle tasse che fanno storcere il naso un po’ a tutti. Ogni anno puntuale come un orologio svizzero, arriva il promemoria del pagamento e, altrettanto puntuale, il malumore. È una di quelle spese che non ti aspetti, nel senso che… sì, lo sai che esiste, ma speri sempre che magari sparisca da un anno all’altro. Invece niente.

La cosa più assurda? Il metodo di calcolo. In Italia il bollo si paga in base alla potenza del motore (espressa in kW) e alla classe ambientale del veicolo. Non proprio il massimo della trasparenza. Cioè, ci sono due persone che comprano la stessa auto, ma magari con due omologazioni diverse, e si trovano a pagare cifre completamente diverse. Eh, sì. E se provi a capirci qualcosa da solo, finisci in un labirinto di normative.

Bollo auto (screenshot Canale Notizie - YouTube) - www.vehiclecue.it
Bollo auto (screenshot Canale Notizie – YouTube) – www.vehiclecue.it

Regole diverse

Fuori dai nostri confini però le cose sono molto diverse, come riporta motor1.com. In paesi come la Francia, la Lituania, l’Estonia, la Repubblica Ceca, la Polonia e la Slovacchia il bollo manco esiste. Altri ancora, tipo la Germania, ti risparmiano addirittura la tassa di immatricolazione. Insomma, ci sono tante alternative.

Noi invece… niente, avanti tutta con il nostro sistema ipercomplicato e, diciamolo, spesso penalizzante. Ed è proprio per questo che tanti automobilisti cercano, chiamiamole così, “scorciatoie”. Con la burocrazia che ci ritroviamo, trovare un cavillo è la missione di tanti.