CONFERMATO POLSTRADA – Nuovo obbligo over 65: chi assume farmaci non guida più | Basta lo sciroppo della tosse

Anziano e rinnovo patente (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Nuovo Codice della Strada: giro di vite sui farmacia, multe salate e ritiro patente per chi guida sotto effetto.
Dal 14 dicembre 2024, il nuovo Codice della Strada ha introdotto norme più severe che stanno già facendo discutere, specialmente quelle relative all’assunzione di particolari farmaci. L’obiettivo è chiaro: garantire maggiore sicurezza sulle strade equiparando la guida sotto l’effetto di determinati medicinali a quella in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di stupefacenti, con conseguenze immediate e significative.
Questa riforma mira a colmare una lacuna normativa, riconoscendo che anche l’uso di farmaci prescritti può alterare seriamente le capacità di guida, compromettendo la lucidità, i riflessi e la soglia di attenzione necessari al volante.
Molti automobilisti potrebbero non essere consapevoli dei rischi associati all’assunzione di farmaci comuni. Non si tratta solo di sostanze stupefacenti o alcolici, ma anche di medicinali di uso quotidiano che, seppur legittimi, possono avere effetti collaterali pericolosi per chi si mette alla guida.
Le nuove disposizioni prevedono sanzioni severe, sospensione immediata della patente e, nei casi più gravi, persino procedimenti penali. È dunque fondamentale informarsi e prestare la massima attenzione prima di mettersi al volante.
Quali farmaci alterano la capacità di guida: un elenco da conoscere
Il nuovo Codice della Strada prevede sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, ma ora equipara a questa situazione anche la guida sotto l’effetto di farmaci che alterano le capacità. Tra i farmaci che possono compromettere l’abilità al volante si trovano diverse categorie. Gli ansiolitici e sedativi, come le benzodiazepine (es. Diazepam, Lorazepam, Alprazolam), sono tra i principali indiziati, poiché influenzano il sistema nervoso centrale riducendo i riflessi e inducendo sonnolenza.
Anche gli antidepressivi triciclici possono causare sonnolenza e ipotensione, mentre gli antistaminici di prima generazione sono noti per i loro effetti sedativi significativi. Particolare attenzione va posta agli analgesici oppiacei, come Morfina, Ossicodone, Tramadolo, Codeina e Fentanil, e agli antitussivi a base di Codeina (come lo sciroppo per la tosse Cardiazol Paracodina). Completano la lista i barbiturici (es. Fenobarbital, per l’epilessia) e la Cannabis terapeutica, oltre a qualsiasi medicinale che possa influenzare il sistema nervoso centrale.

Patente e farmaci: cosa rischiano i conducenti e i soggetti più a rischio
L’assunzione di farmaci come il Tavor (Lorazepam), appartenente alle benzodiazepine, è chiaramente incompatibile con la guida, poiché altera la soglia di attenzione, i riflessi e induce sonnolenza, effetti che possono persistere anche per uno o due giorni dall’assunzione. È quindi cruciale consultare il foglietto illustrativo di ogni farmaco e verificare la presenza di avvertenze sulla capacità di guida.
Per quanto riguarda il rinnovo della patente, le normative sono stringenti: non deve essere rilasciata né rinnovata a chi abusa o fa uso abituale di medicinali o associazioni di medicinali in quantità tali da influenzare l’abilità alla guida. Molti farmaci su prescrizione contengono stupefacenti o sostanze psicotrope che alterano la capacità di guida, in particolare quelli a base di oppiacei come morfina, metadone e fentanile.