Suzuki sospende la produzione della Swift: carenza di terre rare dopo le restrizioni cinesi

Suzuki ha deciso di sospendere uno dei suoi veicoli più famosi, la Swift, per la carenza di terre rare: la notizie e perché c’entrano i cinesi

I produttori automobilistici giapponesi sono spesso apprezzati perché riescono a lanciare sul mercato veicoli affidabili e che riescono a durare nel tempo. Inoltre, sembra che nell’ultimo periodo non tutti i brand giapponesi siano convinti della transizione elettrica, ma alcuni, come Toyota, sembrano voler puntare sull’idrogeno.

Tra le case automobilistiche più apprezzate c’è la Suzuki, presente in Italia specialmente con un modello molto amato: la Suzuki Swift. Eppure, quest’utilitaria bella esteticamente e dotata di tecnologie avanzate sembra vicina alla fine. Come riporta anche Reuters, due fonti vicine all’azienda nipponica hanno confermato che c’è stato uno stop della produzione della Suzuki Swift.

Il motivo? A quanto pare le nuove restrizioni imposte dalla Cina sull’utilizzo e il commercio delle terre rare. Si tratta di un duro colpo per la società nipponica che potrebbe avere grosse ripercussioni.

Ecco qual è la situazione e cosa farà ora Suzuki, la prima casa automobilistica giapponese a essere stata colpita a causa delle limitazioni alle esportazioni del “Dragone”.

Suzuki Swift, arriva lo stop alla produzione

Reuters ha confermato che lo stop alla produzione di Suzuki Swift è stato reso ufficiale e definitivo a partire dallo scorso 26 maggio. La casa automobilistica giapponese al momento continuerà a produrre e vendere soltanto la Suzuki Swift Sport, una versione più sportiva e costosa dell’auto. La motivazione è chiara: Suzuki non ha più i componenti necessari per garantire la corretta produzione e immissione sul mercato del suo modello tanto amato.

Tuttavia, Suzuki non vuole che i fan dicano addio per sempre alla Swift. Anche se la ripresa della produzione è stata rimandata più volte, sembra che dovrebbe riprendere definitivamente il prossimo 16 giugno. Anzi, forse la ripresa avverrà anche prima, intorno al 13 giugno. Il mondo e gli appassionati della Swift sono con il fiato sospeso e sperano che non venga “staccata la spina” per sempre alla produzione della vettura.

Cosa potrebbe fare la casa automobilistica?

A quanto pare, la situazione di Suzuki sembra essere in stallo, ma non è l’unica azienda del settore automotive che rischia molto. Anche la Mercedes-Benz si trova nella stessa situazione e rischia grosso.

Al momento, Suzuki sta prendendo tempo e vuole anche monitorare come il governo giapponese si muoverà al riguardo. È possibile che il Giappone si avvicini ulteriormente agli Stati Uniti e chieda una mano alla potenza occidentale per far fronte alla crisi e alla carenza di terre rare dopo la nuova limitazione cinese.